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Pala del Pigello restaurata, ecco il capolavoro del '400 in Sant'Eustorgio

Milano riconquista così un altro capolavoro da esibire ai turisti di Expo, la pala viene attribuita alla scuola di Benedetto Bembo ed è un esempio di gotico internazionale lombardo

Pala del Pigello Portinari, un particolare: la spada colpisce la testa di San Pietro Martire

Milano, 15 luglio 2015 - Presentata nella Cappella Portinari della Basilica di Sant'Eustorgio la Pala di Pigello Portinari, Milano guadagna così un nuovo capolavoro per i turisti in visita a Expo, restaurato dallo studio di Anna Lucchini. L'opera, dipinto su tavola della seconda metà del '400, ritrae il banchiere fiorentino ed emissario mediceo a Milano Pigello Portinari inginocchiato di fronte a San Pietro Martire. A finanziare il restauro con un budget di 44mila euro la Fondazione Atlante, ente non profit creato dai fornitori di servizi turistici Amadeus Italia e Uvet: «Vogliamo invitare tutti i privati del settore del turismo a contribuire alla tutela del patrimonio artistico italiano - ha detto Francesca Benati, AD di Amadeus Italia - il risultato di oggi dimostra come non serva il budget di una banca per salvare beni a rischio che arricchiscono questo patrimonio».

IL RESTAURO - Le reliquie del martire riposano nella cappella insieme con le spoglie dello stesso Portinari, sepolto qui alla sua morte nel 1468. Il dipinto versava in gravi condizioni sia per un precedente restauro invasivo ottocentesco che l'aveva trasportato dal legno a una tela, sia per l'umidità: il lavoro di recupero ha compreso il ritorno su una spessa tavola di legno, pensata per garantire isolamento dall'umidità insieme con una verniciatura speciale, un intervento pittorico sulle vesti di Pigello Portinari originariamente coperte di una lacca di rosso damasco andata perduta e la rimozione di una stuccatura al piombo recente che copriva i dettagli della capigliatura dei soggetti, mentre è stato conservato lo sfondo in foglia d'oro posto sulla tela nel trasporto ottocentesco. «Questo restauro apre la strada a una più precisa attribuzione dell'opera, che personalmente ritengo della scuola di Benedetto Bembo - ha detto Lucchini - operazioni come questa o il restauro della Cappella degli Zavattari nel Duomo di Monza stanno riportando l'attenzione sul gotico internazionale lombardo».

A margine della presentazione di oggi il presidente della Fondazione Atlante e di Uvet Luca Patanè ha annunciato che l'ente collaborerà con l'Accademia di Brera nell'ambito di un partnership della durata di 3 anni, che comprenderà anche il restauro di una tela di Francesco Hayez: «Ci sembrava importante completare questa operazione in tempo per Expo - ha detto Patané - ma il nostro impegno continua». «Il settore turistico sta passando una fase turbolenta - ha concluso Benati - per questo stiamo preparando strumenti per una raccolta fondi creativa che inviti tutti i player a contribuire senza gravare sui propri bilanci: chi meglio di noi può investire nel patrimonio artistico nazionale?».