
di Monica Autunno
Ospedale Zappatoni, cantiere in volata finale, "siamo in anticipo sul cronoprogramma", restyling del vecchio padiglione e 64 nuovi posti letto di riabilitazione neurologica e per l’approccio all’avanguardia all’Alzheimer e al Parkinson pronti entro marzo. "A Cassano un’eccellenza di respiro europeo". Una speranza, "che il vernissage ci trovi finalmente fuori da questa durissima emergenza. Cui anche le strutture riabilitative stanno pagando un duro tributo". Così Franco Cammarota, il presidente di Ferb, la Fondazione Europea di Ricerca Biomedica che già gestisce prestigiose unità riabilitative in Lombardia (Gazzaniga e Trescore fra tutte), che ha come fiore all’occhiello le tecniche pionieristiche di approccio alle patologie degenerative neurologiche, e che, dall’ottobre dello scorso anno, è partner dell’Asst Melegnano Martesana nell’operazione rinascita del vecchio ospedale. Vicenda lunga, appalto tribolato, poi i cantieri. Da quel momento, si era, e ancora non lo si sapeva, alle porte del ciclone Covid, le opere sono proseguite a tamburo battente.
"Oggi possiamo dire con certezza di essere in anticipo rispetto al cronoprogramma iniziale. I lavori non si sono mai fermati. In marzo saranno finiti, e i 64 posti letto nuovi saranno aperti nel più breve tempo possibile". I nuovi posti andranno ad aggiungersi ai 56 già operativi nel padiglione Facchetti, portando l’offerta a 116, 120 letti complessivi. Tutto da previsioni? "In linea di massima, con qualche modifica progettuale e qualche intervento fuori programma. A suo tempo abbiamo ereditato un cantiere che come si sa era fermo da tempo. E alcune delle opere già eseguite necessitavano se non di un rifacimento quasi". La vicenda è nota. I lavori di restyling del vecchio Zappatoni erano stati appaltati e avviati una quindicina di anni fa, e poi bloccati da un giorno all’altro, causa urgente necessità di bonifica da amianto. Di lì un lungo stop sino al 2017, e alla nuova gara, dell’importo di 6 milioni e mezzo di euro, sotto l’egida di Regione Lombardia.
L’affidamento a Ferb era stato oggetto di un ricorso: altro stop, procedura da protocollo, controlli, parere dell’ente anticorruzione. Ad annunciare la conclusione positiva dell’istruttoria e lo sblocco della pratica era giunto a Cassano, a metà dell’ottobre 2019, e a fianco del direttore generale di Asst Angelo Cordone, lo stesso assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera. "Caso emblematico, ma felice conclusione - disse l’assessore - conduciamo in porto un’opera dall’iter ineccepibile".