Fizzonasco, omicidio in officina. L’aggressore: “Non mi sono accorto di aver colpito il mio amico”

La ricostruzione del 47enne marocchino arrestato (che resta in carcere): “Abbiamo litigato, ho tirato fuori il coltello ma non avevo capito di aver ferito Fardou. Poi siamo tornati a casa insieme e lui si è sentito male”

Il luogo dell'omicidio (Mdf)

Il luogo dell'omicidio (Mdf)

Pieve Emanuele, 21 gennaio 2024 – Nessun alleggerimento della misura cautelare. Resta in carcere Said Souhil, il 47enne marocchino arrestato per l'omicidio del connazionale amico e coinquilino Aissam Fardou dopo averlo accoltellato nel corso di una lite in un officina a Fizzonasco, nel Milanese. Lo ha stabilito il gip di Milano Tommaso Perna, accogliendo la richiesta della pm Silvia Bonardi.

Souhil, difeso dall'avvocato Tommaso Raschellà, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere nell'udienza di convalida con il giudice. Agli atti dell'indagine dei carabinieri della compagnia di Corsico sono depositate le dichiarazioni spontanee del 47enne in cui ha riferito che "nella mattinata" di giovedì 18 gennaio "aveva avuto una lite scaturita per motivi di carattere economico e lavorativo" con l'amico Fardou, 32 anni, che "sarebbe degenerata in colluttazione fisica, di aver brandito un coltello in suo possesso e - a differenza di quanto riferito nell'immediatezza ai militari - di non essersi accorto di averlo colpito alla schiena, coltello che successivamente lanciava oltre la recinzione nel cortile della ditta confinante con l'officina".

Sempre secondo il racconto dell'arrestato "al termine della lite i due si sarebbero rappacificati, per tornare insieme a bordo" di un'auto della vittima "sino alla loro abitazione, dove questi - tuttavia - riferiva di non sentirsi bene, e che per tale motivo aveva chiamato il "118".

Per il giudice, la misura cautelare del carcere è l'unica idonea a contenere il "grado massimo di spinta antisociale manifestata" da Souhil, il quale "non ha esitato ad accoltellare 'un amico', peraltro per ragioni che allo stato non si conoscono".