Nicola Palma
Cronaca

Assassino a 15 anni, la confessione alla mamma: “Volevo scappare di casa, Terry non mi ha aiutato”

Milano, l’omicidio dell’82enne Emma Teresa Meneghetti in via Verro. Il ragazzino soffre di una forma di depressione: ha saltato la scuola e ha atteso la vittima per tre ore sul pianerottolo. Poi l’agguato: prima ha provato a strangolare l’anziana, poi l’ha colpita con una lampada di pietra. I video delle telecamere e l’arma del delitto nello zaino

Donna strangolata in via Verro, le indagini della Polizia

Donna strangolata in via Verro, le indagini della Polizia

Milano – Una telecamera filma l’ingresso di M.S., 15 anni compiuti a novembre, nello stabile di via Verro 46, prima periferia sud di Milano. Sono le 9 di ieri mattina: l’adolescente frequenta una scuola che dista poche centinaia di metri, ma non ci arriverà mai. Si ferma prima e si infila nello stabile di quattro piani in cui ha vissuto con la madre fino a un anno fa, quando i due (il padre vive all’estero) si sono trasferiti in una palazzina a un chilometro di distanza.

Approfondisci:

Milano, 15enne uccide l’anziana ex vicina di casa: strangolata e poi finita a colpi di lampada. La mamma chiama la polizia: è stato lui

Milano, 15enne uccide l’anziana ex vicina di casa: strangolata e poi finita a colpi di lampada. La mamma chiama la polizia: è stato lui

Lì ci abita Emma Teresa Meneghetti, 82 anni, ex dirimpettaia del terzo piano e amica della mamma: la signora, che ogni mattina alle 7 passa al bar di fianco a prendere un caffè e per tutti nel quartiere è “Terry”, non è in casa in quel momento; ha una figlia che vive altrove e che in serata avrà un malore davanti al condominio. M. aspetta lì per tre ore, visto che l’occhio elettronico non ne immortala l’uscita: non si sa se riesca a entrare nell’appartamento o se aspetti l’anziana sulle scale o nel cortile interno; del resto, la sua presenza non desta sospetti negli altri inquilini, molti si ricordano di quel ragazzo. Alle 12, Teresa torna e verosimilmente se la trova davanti.

Assassino a 15 anni, la confessione alla mamma: “Volevo scappare di casa, Terry non mi ha aiutato”

Cosa succede dopo? M. dirà in seguito alla madre: “Volevo scappare, le ho chiesto aiuto e lei non me l’ha dato”. Una versione ancora tutta da verificare, farfugliata da un quindicenne che non era formalmente seguito da un centro psicosociale ma che nel recentissimo passato avrebbe avuto alcuni colloqui con specialisti per una forma di depressione giovanile che aveva evidenziato. Sta di fatto che l’adolescente, stando a quanto da lui confessato, aggredisce Teresa, forse al culmine di una discussione: prima le mette le mani al collo per strangolarla, poi la colpisce con una lampada di pietra.

La polizia in via Bernardino Verro, prima periferia Sud di Milano
La polizia in via Bernardino Verro, prima periferia Sud di Milano

Attorno alle 13, la telecamera che ne aveva censito l’arrivo in via Verro 46 ne intercetta pure l’uscita: l’ottantaduenne è già morta, anche se sarà l’autopsia disposta dal pm della Procura dei minori Pietro Moscianese Santori a datare con esattezza il decesso. Dopo aver percorso a piedi il tragitto fino a casa, M. confida tutto a mamma P., quarantaquattrenne nativa del Venezuela: il ragazzo ha le scarpe sporche di sangue; e nello zaino custodisce l’arma del delitto. Balbetta un movente che pare più la giustificazione postuma di un omicidio senza perché: “Volevo andarmene”.

La polizia nello stabile di via Verro 46 dove è stata uccisa Teresa Emma Meneghetti, 82 anni
La polizia nello stabile di via Verro 46 dove è stata uccisa Teresa Emma Meneghetti, 82 ann

La donna chiama il 112 per riferire quanto accaduto. Alle 14.32, gli agenti di quattro equipaggi dell’Ufficio prevenzione generale della Questura piombano al civico 46 e scoprono purtroppo il corpo di Teresa: per lei non c’è niente da fare. Altri poliziotti si recano a casa del quindicenne e lo portano in Questura: in serata arriva il fermo per omicidio volontario; anche la madre del presunto assassino viene accompagnata in via Fatebenefratelli per essere ascoltata. Nel frattempo, in via Verro arrivano gli specialisti della Squadra mobile, guidati dal dirigente Alfonso Iadevaia, e le tute bianche della Scientifica per i rilievi all’interno dell’abitazione. L’impianto di videosorveglianza colloca M. sul posto già dalle 9, confermando così la sua tragica ricostruzione.