
Sono diversi i cantieri in corso in Lombardia in questo momento, tutti da monitorare
Sul fronte della sicurezza del lavoro e dei lavoratori, le sfide in corso sono tre: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 e, infine, il Piano Lombardia. Minimo comune denominatore: cantieri da aprire e chiudere entro scadenze prestabilite, possibilmente. Da qui la necessità di conciliare il rispetto dei cronoprogrammi delle opere e il rispetto delle norme che tutelano i lavoratori.
In Lombardia sono due le azioni previste e concordate per raggiungere o perlomeno avvicinare l’obiettivo di un maggior rispetto delle norme e, di conseguenza, di una maggiore sicurezza del lavoro. Innanzitutto l’assunzione di nuovi ispettori del lavoro, poi l’accordo siglato e presentato ieri a Palazzo Lombardia, dopo due anni di confronto, tra la Regione e 36 realtà diverse: dalle associazioni di categoria dei costruttori ai sindacati passando per le sigle del partenariato pubblico-privato. Quanto alle assunzioni, l’obiettivo a livello nazionale è mettere sotto contratto già dal 2025, come ricordato anche ieri a Palazzo Lombardia, 752 ispettori di vigilanza. Di questi, quelli destinati alla Lombardia sono 190. Un innesto di personale atteso da tempo, ma non ancora sufficiente rispetto al bisogno: si pensi che solo a Milano si contano 110 ispettori e ce ne occorrerebbero quasi il doppio. Quindi il documento appena firmato, vale a dire le "Linee di indirizzo per la sicurezza del lavoro nei cantieri delle grandi opere pubbliche e private di interesse pubblico". Ugo Duci, segretario generale della Cisl lombarda, è stato chiaro: "Non mi risulta che in altre regioni siano stati firmati accordi di questa portata". Tradotto: il passo definitivamente compiuto ieri non è di poco conto, in attesa che quanto messo nero su bianco sulla carta diventi prassi quotidiana. A tal proposito Eloisa Dacquino, segretaria confederale della Uil Lombardia, ha sollecitato i Comuni, "a partire da quello di Milano", a seguire l’esempio e dotarsi di linee guida quali quelle appena concordate con la Regione.
I contenuti dell’accordo vanno dalla patente a crediti per le imprese e i lavoratori autonomi alla corretta e puntuale documentazione di cantiere, dal tesserino di riconoscimento di chiunque entri in cantiere alla sorveglianza sanitaria, dallo sviluppo di un sistema di registrazione e analisi degli infortuni all’uso di dispositivi di protezione individuale e collettiva. "Il documento siglato oggi (ieri ndr) – sottolinea Attilio Fontana, presidente della Regione – è un passo concreto e significativo per garantire maggiore sicurezza nei cantieri lombardi. Regione Lombardia, le associazioni di categoria e i sindacati confermano una volontà comune: tutelare i lavoratori. Il nostro impegno è promuovere le linee guida in tutti i cantieri, con particolare attenzione alle grandi opere, come quelle per i Giochi Olimpici e Paralimpici, gli interventi finanziati dal PNRR e dal Piano Lombardia". "Le linee di Indirizzo approvate dalla Giunta regionale sono un riferimento essenziale per migliorare la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il documento costituisce un’indicazione fondamentale per tutti i progetti delle stazioni appaltanti pubbliche e per i committenti privati" si legge nelal nota della Fillea-Cgil.