MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Oca nel Naviglio. Via al recupero prima dell’asciutta

Le attività di recupero dell’animale non sono semplici. L’esemplare di oca muta, caratterizzata da particolari colori e sfumature marroni, nere...

Le attività di recupero dell’animale non sono semplici. L’esemplare di oca muta, caratterizzata da particolari colori e sfumature marroni, nere...

Le attività di recupero dell’animale non sono semplici. L’esemplare di oca muta, caratterizzata da particolari colori e sfumature marroni, nere...

Le attività di recupero dell’animale non sono semplici. L’esemplare di oca muta, caratterizzata da particolari colori e sfumature marroni, nere e rosse rispetto alle classiche oche bianche, è finita nel Naviglio e potrebbe trovarsi in pericolo nel giro di pochi mesi, quando il canale sarà prosciugato per le annuali asciutte. L’oca, all’interno del Naviglio vuoto, potrebbe infatti non salvarsi. Lo spiegano i volontari dell’associazione RottaMiao, impegnati nella tutela degli animali, che da qualche giorno hanno avviato le operazioni di recupero dell’esemplare che, non adatto all’ambiente del Naviglio, deve essere portato in uno specchio d’acqua come il laghetto del parco Spina Azzurra di Buccinasco dove potrà essere rilasciato in totale sicurezza.

Le guardie zoofile hanno effettuato un primo tentativo di recupero dell’oca, ma sono stati ostacolati dai passanti che hanno interferito con le operazioni, gridando contro i volontari, preoccupati che volessero catturare l’esemplare. Per questo, l’associazione ha dovuto posizionare diversi cartelli nella zona ora frequentata dall’oca, nella parte del Naviglio al confine tra Corsico e Trezzano, chiedendo di non toccare la gabbia collocata per il recupero, di non nutrire l’oca e, più in generale, di non interferire con le pratiche di salvataggio.

Una prima gabbia, molto grande, è stata collocata dalle guardie zoofile in un anfratto, dotata di esca che avrebbe dovuto richiamare l’animale. Tuttavia, qualcuno ha ignorato i cartelli e ha portato via la gabbia, facendo fallire il secondo tentativo di recupero. I volontari non si arrendono e continueranno, nei prossimi giorni, con le difficili operazioni per riportare l’oca muta nel suo habitat naturale.

Mas.Sag.