Notte di agguati e coltellate. Assalto degli ultrà milanisti. Feriti due tifosi parigini. Sprangata a un poliziotto

Raid di tifosi rossoneri sui Navigli. Arrestato un francese per l’aggressione all’agente. Tensione dopo il precedente sugli spalti a Parigi, monitorate da lunedì le zone calde .

Notte di agguati e coltellate. Assalto degli ultrà milanisti. Feriti due tifosi parigini. Sprangata a un poliziotto
Notte di agguati e coltellate. Assalto degli ultrà milanisti. Feriti due tifosi parigini. Sprangata a un poliziotto

di Marianna Vazzana

L’assalto lungo Ripa di Porta Ticinese è annunciato dallo scoppio di un petardo. Poi la nebbia dei fumogeni, una cinquantina di sagome nere con bastoni in mano. Obiettivo: attaccare i tifosi del Paris Saint Germain seduti ai tavolini esterni dei locali. Il raid degli ultrà milanisti comincia a mezzanotte del 7 novembre, giornata dell’incontro decisivo per la qualificazione agli ottavi di Champions League: a scontrarsi a San Siro saranno il Milan e il Paris Saint Germain ma fuori dal campo è già guerriglia meno di 24 ore prima. Scatta il fuggi-fuggi. Volano tavoli e sedie, bottiglie, bicchieri e narghilè. I (pochi) clienti del lunedì cercano riparo mentre i gestori dei locali chiudono in fretta le porte. L’attacco dura meno di 10 minuti ma lascia il segno: un tifoso parigino di 34 anni viene colpito con due fendenti a una gamba e accompagnato in codice rosso al Policlinico. Le coltellate non hanno interessato punti vitali; nei prossimi giorni si valuteranno le conseguenze (potrebbe aver subito la lesione di un nervo). Colpito alla testa anche un ventottenne francese, che chiede aiuto una volta rientrato all’ostello di viale Regina Margherita in cui è alloggiato e viene accompagnato in verde al Fatebenefratelli.

I gruppi dei francesi scappano verso la Darsena, nel frattempo polizia e carabinieri raggiungono la Ripa: intervento immediato in virtù del servizio di ordine pubblico predisposto dal questore Giuseppe Petronzi iniziato in città fin dal pomeriggio per l’arrivo dei primi tifosi francesi. Nel corso del servizio serale, lunedì, la polizia ha già controllato e identificato 73 tifosi del PSG, tutti senza biglietto per lo stadio. Già. Oltre ai 4.359 tifosi parigini che hanno il ticket per il settore ospiti (tra cui un migliaio di ultrà) si stima che a Milano ci siano anche più di 100 sostenitori del PSG senza biglietto. L’ala dei parigini è da monitorare anche perché i gruppi sono in contrasto tra loro. E alle tensioni interne si aggiungono quelle con i rivali rossoneri. L’Osservatorio del Viminale sulle manifestazioni sportive aveva già comunicato, lo scorso 25 ottobre, il rafforzamento delle misure. Non sono stati sottovalutati i primi screzi verificatisi a Parigi a fine ottobre durante la partita di andata, quando alcuni parigini si erano avvicinati al settore ospiti infiammando gli animi.

L’assalto di ieri dei milanisti – che dopo il raid si ritirano verso via Argelati – potrebbe quindi essere stato pianificato come risposta. La polizia è a caccia degli autori, da individuare anche con l’aiuto delle telecamere. Dopo mezzanotte, per disperdere i gruppi del club francese, in piazza XXIV Maggio le forze dell’ordine intervengono con cariche di alleggerimento. Un poliziotto viene colpito a una gamba da un oggetto contundente mentre un altro si ritrova con il labbro ferito da una spranga scagliata da uno dei tifosi francesi. Il presunto responsabile viene subito fermato e arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale: Kevin P., di 30 anni. Il giudice per le direttissime convalida l’arresto, rimettendo in libertà il giovane ma con il divieto di dimora a Milano. Poi arriva anche il Daspo del questore dper tre anni, valido su tutto il territorio comunitario europeo.

Scontri anche a Chinatown. Pochi minuti dopo l’1, una Volante interviene in via Paolo Sarpi per una lite tra 15 tifosi del Paris Saint-Germain e 10 cittadini cinesi. Nessuno è ferito. Nel pomeriggio, il club rossonero si pronuncia sui suoi canali social: "Il Milan condanna ogni forma di violenza: per noi il calcio è passione, non odio. Lo sport è fatto per unire, non dividere".

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