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Cronaca

Sesto San Giovanni, non solo salute: città del BenEssere sulle ex Falck

Il comitato scientifico, guidato da Paolo Vino, propone di trasformare la città in un luogo con spazi verdi, raccordi ciclopedonali, un nuovo impianto centrale e un ponte ciclopedonale

Non solo salute: città del BenEssere sulle ex Falck

Non solo salute: città del BenEssere sulle ex Falck

Avvocati, architetti, medici, professori, riuniti dal politico e imprenditore Paolo Vino, hanno dato vita a un comitato scientifico che si propone di trasformare Sesto in “Città del BenEssere“, partendo dalla riqualificazione delle aree Falck e dall’arrivo del maxipolo sanitario con l’Istituto dei tumori e il Neurologico Besta.

In un convegno all’auditorium della Bcc è stato così anche lanciato un vero e proprio manifesto, che si concentra "in un quadro di generale recupero della presenza di spazi verdi, non solo nelle grandi aree ex industriali, ma anche nel tessuto urbano oggi assai denso", come ha ricordato Michela Locati, presidente dell’Ordine degli architetti di Monza e Brianza. Il "Manifesto per la città del BenEssere" vuole "superare la retorica che ha preso possesso dei termini ricorrenti nella pianificazione e gestione urbanistica, svuotandoli di contenuto, per recuperare il senso di città a misura d’uomo, in cui la conformazione degli spazi si sposa con una visione etica condivisa", si legge nel documento.

Nel concreto si propongono raccordi ciclopedonali, che uniscano i giardini delle ville storiche, la realizzazione di un’unica trama che innerva tutto il centro storico della città e la creazione di un nuovo impianto che diventerà il cuore della Città del BenEssere. "Si prevede di collocarlo vicino a Città della Salute. Disegnato come un’onda concentrica coperta dal prato, si comporrà di un centro termale e di un sistema di spazi dedicati a diverse attività: dalla cura del corpo alla musica fino alla promozione delle arti, per permettere alle persone di ritrovare il senso di come si possa vivere bene, con se stessi e con gli altri".

Per Vittorio Peretto, agrotecnico, l’obiettivo è una "rinaturalizzazione del sistema ambientale attraverso la creazione di un ecogiardino con funzioni generatrici di valori sociali, ambientali e paesaggistici. Parliamo di spazi verdi come ‘federatori’ di istanze che cercano i punti di incontro tra ecologia e paesaggio". L’architetto sestese Giancarlo Marzorati ha illustrato diversi progetti di ristrutturazione urbana, a partire da un nuovo e articolato ponte ciclopedonale che "unirà il Rondò a piazza della Repubblica diramandosi verso i giardini di Villa Zorn, creando non solo un nuovo scavalcamento ma anche una piazza sopraelevata dove si potrà passeggiare nel verde come sulla High Line di New York".