REDAZIONE MILANO

Condannati 10 anarchici per la guerriglia urbana a Milano del 2023 al corteo per Alfredo Cospito

Gli scontri con le forze dell’ordine e gli assalti alle vetrine delle banche: l’11 febbraio di due anni fa, durante la manifestazione per chiedere la revoca del carcere duro all’anarchico detenuto a Opera, la città era stata messa a ferro e fuoco

Gli scontri tra polizia e manifestanti l'11 febbraio 2023

Gli scontri tra polizia e manifestanti l'11 febbraio 2023

Milano, 17 giugno 2025 – Dieci condanne con pene da 1 anno e 6 mesi a 4 anni e 7 mesi e una assoluzione. Si è concluso così il processo di primo grado a carico di 11 imputati che appartengono all'area anarchica per la manifestazione dell'11 febbraio 2023 a sostegno di Alfredo Cospito. La pubblico ministero Francesca Crupi, titolare dell'indagine con il collega Leonardo Lesti, contestava a vario titolo le accuse di resistenza aggravata, danneggiamento e travisamento. 

Approfondisci:

Milano, altro attacco degli anarchici alle banche: "Intesa Sanpaolo fa affari in Russia"

Milano, altro attacco degli anarchici alle banche: "Intesa Sanpaolo fa affari in Russia"

Le richieste della Procura 

La Procura aveva chiesto, nell'ultima udienza, condanne fino a sei anni di reclusione per i giovani che l'11 febbraio 2023, manifestando a sostegno di Alfredo Cospito detenuto in regime di 41 bis, il cosiddetto “carcere duro” hanno partecipato a quella che i due pm che hanno condotto l’inchiesta hanno definito “una vera e propria guerriglia urbana”.  

Alfredo Cospito è sottoposto al "41 bis", il cosiddetto carcere duro, dal maggio del 2022 e si trova attualmente in carcere a Opera
Alfredo Cospito è sottoposto al "41 bis", il cosiddetto carcere duro, dal maggio del 2022 e si trova attualmente in carcere a Opera

Le contestazioni 

Tesi contestata dai legali degli imputati, Eugenio Losco e Mauro Straini, secondo i quali le richieste di condanna avanzate dai pm sono "del tutto sproporzionate in relazione ai fatti realmente accaduti, che sicuramente non possono essere declinati come guerriglia urbana, come sostenuto dai pubblici ministeri". Davanti al palazzo di giustizia milanese, questa mattina, nelle ore precedenti alla sentenza, gli anarchici hanno organizzato un presidio.  

Il cordone delle forze dell'ordine nella zona di Porta Romana
Il cordone delle forze dell'ordine nella zona di Porta Romana

Cos’è successo quel giorno

Quell’11 febbraio di due anni fa in realtà a Milano si erano vissute due ore di pura paura, con la città messa a ferro e fuoco: oltre 400 anarchici, radunati nella zona di Porta Romana, che a partire dalle 4 del pomeriggio avevano cominciato a scatenare una vera e propria guerriglia fra fumogeni e assalti alle vetrine delle banche, presa di mira in particolare una filiale di Intesa San Paolo.

Approfondisci:

Milano, altro attacco degli anarchici alle banche: "Intesa Sanpaolo fa affari in Russia"

Milano, altro attacco degli anarchici alle banche: "Intesa Sanpaolo fa affari in Russia"

E scontri, pesantissimi, e cariche con le forze dell’ordine. Il giorno dopo, il sindacato di polizia Fsp aveva apertamente parlato di "terrorismo in piazza con sei poliziotti feriti, di cui uno "seriamente a una gamba per ustioni dovute a una bomba carta".

Il presidio degli anarchici questa mattina davanti al palazzo di giustizia, nelle ore precedenti alla sentenza
Il presidio degli anarchici questa mattina davanti al palazzo di giustizia, nelle ore precedenti alla sentenza