Riceviamo e pubblichiamo
da una infermiera nei reparti Covid di un ospedale milanese
Ddal venerdì scorso abbiamo aperto il reparto Covid nel nostro riparto, ho smontato quel giorno e metà reparto era occupato. Tra l’altro ieri e ieri siamo arrivati a 22 pazienti con ancora 6 posti liberi: devono curarli solo due infermiere la notte. Ho chiesto alla caposala da fare mettere 1 Oss di notte, niente. Ci sono reparti come quello di fianco al nostro con due infermiere per 11 pazienti. Penso che la nostra caposala ci vuole far morire prima di esaurimento. Lei mi dice che "capisce ma non c’è personale". Ma come pretende che curiamo a tutti se non possiamo. Alla fine capiterà qualcosa di grave e dovremo risponderne noi al tribunale, cadrà la nostra testa e non la sua. Loro dicono di chiedere aiuto all’altro piano, ma spreco tempo, perché non ti rispondono al telefono: tutti siamo impegnati al lavoro, ci sono notti da incubo nelle quali siamo sfiniti. L’altra mattina non riuscivo ad alzarmi dal letto, le gambe mi cedevano dopo avere fatto quella notte di inferno. Non solo devi assistere il paziente, preparare la terapia agli orari prescritti, farti il giro di cambio dei pannolini, chiudere il bilancio delle urine, e questo lo fai da sola. In più ci è richiesto tanto lavoro anche per sistemare il carrello per la terapia del giorno seguente, preparare terapia endovenosa per il mattino, controlli del carrello di urgenza, aggiornare le consegne al computer, rispondere alle chiamate dei pazienti con il campanello; e tutto questo se non c’è un’altra urgenza o emergenza. Che ti blocca tutto il lavoro ordinario all’improvviso. Ogni volta che entro in turno devo smettere di pensare. Faccio di tutto. E riesco a sopportare tutto perché amo quello che faccio, e voglio vedere i miei pazienti star bene. Purtroppo in questo lavoro devi avere più di due occhi, devi avere tutti tuoi sensi per far stare bene chi aiuti. Dei 22 pazienti, due sono negativi, altre 20 che ho nel piano sono positivi con tampone e tac che ha rilevato la polmonite. Noi infermieri vogliamo solo poter lavorare in modo degno e soprattutto curare al massimo i nostri amati pazienti.