
Pioltello dice grazie a chi ha combattuto e combatte in prima linea la battaglia contro il Covid. E lo fa con il massimo riconoscimento istituzionale: l’Albo d’onore. Sono 250 le persone iscritte quest’anno nell’Albo comunale: dai medici di famiglia ai volontari impegnati sul campo, i nomi sono stati scritti a mano, uno dopo l’altro, accanto alle personalità illustri che hanno fatto la storia della città.
"In un momento così particolare, abbiamo deciso di dedicare a questi lavoratori il massimo riconoscimento cittadino – spiega Jessica D’Adamo, assessora alla Cultura – come testimonianza del nostro sostegno e della riconoscenza per il loro impegno e sacrificio, specialmente verso chi è stato attivo e lo è purtroppo tuttora nei reparti Covid degli ospedali. Il nostro invito ai cittadini e alle associazioni è stato quello di partecipare a questa iniziativa segnalandoci i nomi di medici, infermieri, oss e soccorritori pioltellesi coinvolti sul fronte dell’emergenza coronavirus. La risposta della città è stata straordinaria, con decine di messaggi, mail e telefonate, segno della riconoscenza per questi lavoratori e del valore dell’onorificenza in cui si riconosce la nostra comunità". "Quest’anno il riconoscimento non poteva che essere per chi ci ha assistito, accolto, trasportato, curato e sostenuto in questa pandemia che ancora ci angoscia e ogni giorno porta via tanti di noi, a volte per sempre – aggiunge il sindaco Ivonne Cosciotti – Senza di loro sono certa che non ce l’avremmo fatta non solo dal punto di vista medico, ma anche psicologico e sociale. Però sapevamo e sappiamo, come cittadini, che ci sono persone che non si sono sottratte al lavoro, che affrontano la malattia con coraggio, che studiano per comprendere e quindi battere il virus. A loro, alle persone che sono sempre al nostro fianco anche a rischio della vita, dico che non le dimenticheremo".
E ancora: "In questa situazione che ci siamo trovati ad attraversare ci siamo stretti in una comunità e ognuno ha dato ciò che poteva con le proprie mani, professionalità, parole di conforto, ordinanze o preghiere. Questo premio va a coloro che lavorano in silenzio e continuano a esserci per gli altri. Grazie, ve lo dice l’intera città: la strada è ancora lunga, ma insieme ce la faremo".
Patrizia Tossi