Milano, sciopero dei Musei civici: gli operatori protestano in occasione del Salone del Mobile

Gli addetti scendono in piazza domenica 21 aprile per rivendicare l’applicazione per tutti i bandi futuri del Ccnl Federculture: tra le richieste le maggiorazioni domenicali e la sicurezza sul lavoro

Lo striscione appeso al Museo del Novecento nell'ultima protesta di dicembre 2023

Lo striscione appeso al Museo del Novecento nell'ultima protesta di dicembre 2023

Milano, 19 aprile 2024 – Nel week end di chiusura del Salone del Mobile, i Musei civici di Milano tornano a mobilitarsi, con assemblea dalle 10 davanti al Museo del Novecento. Gli operatori di sala saranno in piazza domenica prossima, 21 aprile, per rivendicare l'applicazione per tutti i bandi futuri del Ccnl Federculture.

Entrando nel merito della protesta, gli operatori richiedono "il riconoscimento del giusto livello nel bando attuale, le maggiorazioni domenicali, le pause pranzo dignitose, la sicurezza sul posto di lavoro, tutte rivendicazioni che passano attraverso l'apertura di un tavolo con aziende (Coopculture e Dussmann) e Comune, che ancora dopo mesi di richieste e mobilitazioni rimangono sordi alle rivendicazioni dei lavoratori".

Il sindacato slang Usb, che proclama l'astensione, afferma che "non è una data casuale quella scelta: il primo degli eventi vetrina che animano la primavera milanese è paradigmatico del modello di turismo, ma anche di città, che il Comune promuove, con la messa al servizio degli spazi pubblici, dalle università alle sedi museali, per l'interesse di privati (non c'è bisogno di fare qui l'elenco delle istallazioni pubblicitarie sparse per tutta la città)”.

Secondo gli operatori infatti è questa l'altra faccia della medaglia delle continue esternalizzazioni dei lavoratori del settore culturale, che vengono assunti da cooperative con contratti da fame come il Multiservizi, nonostante il servizio pubblico, e dipendente dall'amministrazione pubblica, che svolgono.

In solidarietà agli operatori di sala manifesteranno anche le biglietterie dei Musei Civici, che hanno invece "strappato" l'apertura di un tavolo con Coopculture. Un ulteriore motivo di disappunto: "La disparità di trattamento riservata ai due appalti non è passata inosservata e per questo le biglietterie hanno proclamato assemblea per tutta la mattinata di domenica 21 in solidarietà ai colleghi della sala".

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