TOMMASO PIETRO PAO PAPA
Cronaca

Miracolo a Mantova, paese di carta. Dove voci diverse riescono a parlarsi anche di guerre (come 500 anni fa)

Al via il Festivaletteratura che celebra i libri, chi li ama e il mezzo millennio dalla costruzione di Palazzo Te. Dalla Palestina ai dissidenti russi, una delegazione cosmopolita allarga lo sguardo dall’Ovest all’Oriente. .

Piazza Sordello, luogo principale degli appuntamenti del Festivaletteratura di Mantova

Piazza Sordello, luogo principale degli appuntamenti del Festivaletteratura di Mantova

Da domani Mantova diventa un ideale avamposto della cultura internazionale. Torna il Festivaletteratura, edizione numero 29, e con esso l’invasione di 300 autori provenienti da tutto il mondo e di decine di migliaia di loro lettori. Fino a domenica 7 si aggireranno per la città dei Gonzaga in un carosello, ordinato e frenetico di eventi, performance, readings e concerti a tema. Al centro, come di consueto in un festival orgogliosamente impegnato in politica, le crisi di Gaza e dell’Ucraina, assieme ad altri eventi drammatici e no. A fare da cornice, una città che celebra i 500 anni di Palazzo Te, uno dei suoi gioielli rinascimentali, la mantovanità di Virgilio (al quale è stato da poco dedicato un museo) e icone come Goldoni e Agatha Christie.

Alla corte dei Gonzaga è attesa una delegazione cosmopolita di autori extraeuropei, dalla palestinese Adania Shibli, all’argentina Mariana Enriquez, alla giapponese Mieko Kawakami, allo statunitense di origine vietnamita Oceran Vuong, per arrivare a una star come Elisabeth Strout, premio Pulitzer che sarà protagonista dell’evento finale della kermesse. L’Europa vedrà una folta rappresentanza di autori olandesi (i Paesi Bassi sono stati scelti come ospiti dell’anno) tra i quali il maestro del reportage narrativo Jan Brokken. Attesa anche la voce di Marija Stepanova, autrice russa esiliata a Berlino mentre dall’Irlanda giunge Paul Murray, autore del best seller “Il giorno dell’ape“, vincitore dell’Irish Book Award e del Premio Strega europeo. La Svizzera sarà rappresentata da Pascale Kramer, la Norvegia da Jan Grue. E veniamo all’Italia. Ci saranno, tra i tanti, Antonio Scurati, Roberto Saviano, Teresa Ciabatti, Marcello Fois, Carlo Lucarelli, Antonio Albanese.

Sui temi cruciali della Palestina e della guerra europea sono molte le voci presenti: saranno quelle di Gad Lerner che discute col giornalista egiziano-canadese Omar El Akkad, dello storico israeliano Ilan Pappé e di Cecilia Sala, la giovane inviata di guerra imprigionata in Iran. Dal fronte ucraino arrivano il capo della redazione esteri del Wall Street Journal Yaroslav Trofimov e un’altra russa in esilio, Katerina Gordeeva. La mappa del mondo visto dal festival include l’Asia, dove l’intelligenza artificiale sta spostando l’asse degli equilibri economici. Del ruolo cruciale della Cina parlerà l’architetto Aldo Cibic, che da anni ci vive e ci lavora. Matteo Miavaldi si occuperò dell’India.

Passando dallo spazio al tempo il calendario salta al cruciale 1525, anno dell’inizio della costruzione di Palazzo Te ma anche delle dispute di Lutero e della gloria di Lorenzo il Magnifico. Andando al ‘700, una serie di eventi racconteranno Goldoni a Mantova, dove, alloggiato alla locanda della Fragoletta (l’edificio esiste ancora), il genio veneziano scrisse ben sei lavori. Dalla commedia al giallo: la biografia segreta di Agatha Christie sarà affidata alla podcaster della Bbc Lucy Worsley, con interventi di autori come Bianca Pitzorno e Marco Malvaldi. Un tocco dark verrà dato da un incontro nel Cimitero Monumentale di Mantova, dove si esibirà Antonella Ruggiero. Nel caleidoscopio si inseriscono, citando per temi, l’Amore maiuscolo, la moda (prevista la presenza di Patrizia Sardo Marras e Carla Sozzani), il clima (con Luca Mercalli), le migrazioni, le nuove città, la musica (appunto con la storica voce dei Mattia Bazar). E poi lo sport con i campioni Alessandro “Billy“ Costacurta e Massimo Antonelli; l’economia, l’antropologia, la poesia. Il catalogo ufficiale si ferma a 246 incontri prenotabili, ai quali si aggiungono quelli aperti e informali: buon viaggio a chi si avventura in questo sterminato continente di pagine.