Milano, assegnati i premi in memoria di Valeria Solesin, uccisa al Bataclan

Tredici neolaureate provenienti da tutta Italia hanno ricevuto il riconoscimento per i loro studi sul talento femminile come fattore determinante per lo sviluppo economico, etico e meritocratico italiano

Luciana Milani, madre di Valeria e Aldo Cazzullo all'edizione del premio del 2016

Luciana Milani, madre di Valeria e Aldo Cazzullo all'edizione del premio del 2016

Milano, 1 dicembre 2023 – Si tratta di un evento che vuole premiare la volontà di riflettere e progettare un futuro più equo, inclusivo, senza pregiudizi, discriminazioni e disparità di ogni tipo. È questo il significato del premio Valeria Solesin, giunto alla settima edizione, per cui sono state insignite tredici neolaureate provenienti da tutta Italia. L’evento è rivolto a laureande e laureandi di tutte le università del Paese, pubbliche e private ed è ispirato agli studi della giovane ricercatrice veneziana, scomparsa nell'attentato del Bataclan di Parigi del 13 novembre 2015. Anche quest’anno il Comitato Scientifico che ha assegnato i riconoscimenti, ha premiato le tesi che si sono distinte per originalità e rigore scientifico nell’affrontare il “talento femminile come fattore determinante per lo sviluppo dell’economia, dell’etica e della meritocrazia in Italia”.

I premi e l’evento

Il concorso è ispirato sia agli studi di Valeria, ricercatrice presso la Sorbona di Parigi sul tema del ruolo delle donne, divise tra famiglia e lavoro, sia ad altre ricerche contemporanee che evidenziano gli effetti positivi di una bilanciata presenza femminile nelle aziende. Per questo sono diversi, come da tradizione, gli ambiti di studio: da quello sociologico a quello politico-economico, da quello psicologico a quello giuridico, fino agli studi di ingegneria. Con le tredici premiate di questa edizione arrivano a 86 i neolaureati insigniti complessivamente, su un totale di 200 tesi candidate e 230 mila euro di montepremi nel corso dei sette anni. L’evento ha visto la partecipazione seguito un’intensa tavola rotonda che ha visto tra le protagoniste Pegah Moshir Pour, attivista per i diritti umani e digitali, e Luciana Milani, madre di Valeria Solesin, che da sempre sostiene in prima persona il premio, intervistate da Barbara Stefanelli, vice direttrice del Corriere della Sera. 

Le parole degli organizzatori

Presente anche Maria Cristina Origlia, presidente del Forum della Meritocrazia che ha commentato l’evento: “Questo premio dà ogni anno l'occasione di riconoscere il merito di giovani talentuosi, che sono così poco valorizzati nel nostro Paese, da cercare spesso opportunità di realizzazione altrove”. “Come ha ricordato il presidente della Repubblica Mattarella nel discorso del 2 giugno scorso, abbiamo un debito verso di loro”. Mai come oggi c’è la responsabilità e l'orgoglio di continuare a sostenere un’iniziativa come questa che rappresenta un interessante osservatori. “Vogliamo tramandare l'eredità morale di Valeria, la sua volontà di contribuire a costruire un domani in cui non ci sia spazio per la discriminazione e la disparità di genere, ma in cui talento e merito possano affermarsi liberamente, a vantaggio di tutti'”, ha dichiarato a margine dell'evento Caterina D'Apolito, Head of Communications & Sustainability di Allianz Partners Italia. 

Diverse le aziende e le associazioni che hanno dato il loro appoggio a questa edizione del premio, tra le quali i sostenitori che hanno erogato i premi in denaro: Allianz Partners, promotrice dell'iniziativa, State Street, Sanofi, EY, SAS, A&A Studio Legale, Suzuki, MM, TRT Trasporti e Territorio, Associazione Italiana per gli Studi di Popolazione - sezione della Società Italiana di Statistica, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell'Università di Trento e TIM e Winning Women Institute.

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