
Una veduta panoramica del centro di Milano
Milano, 26 luglio 2025 – Una Milano dai tanti volti. Una città che invecchia: il 20% dei residenti ha più di 65 anni e l’età media, 46 anni, è in crescita, seppur di poco (45,4), rispetto a vent’anni fa. E anche tra i residenti di cittadinanza diversa da quella italiana, il 21% del totale, l’invecchiamento inizia a farsi sentire. Una città di persone sole: 78mila milanesi over 65 (di cui il 71% donne) vivono in condizioni di non autosufficienza in città. Non solo. I nuclei monocomponente sono passati dal 45% al 57% in vent’anni e le persone celibi e nubili sono passate dal 40,2% al 50% nello stesso lasso di tempo. Insomma, una Milano sempre più per single.
Numeri contenuti in una delibera approvata giovedì dalla Giunta comunale. Una delibera che delinea il Piano di sviluppo del Welfare 2025-2027, un documento programmatico frutto di un percorso condotto dall’Assessorato e dalla Direzione Welfare e Salute, con il supporto scientifico di Cergas Sda Bocconi School of Management e di Codici Ricerche, attraverso momenti di confronto con la città e con gli attori del welfare milanese. Il documento sarà sottoposto alle osservazioni dei Municipi e del Terzo settore. Le eventuali integrazioni necessarie dopo questa fase dovranno poi essere riapprovate dalla Giunta dopo l’estate. Il documento definitivo sarà infine adottato dal Consiglio comunale e diventerà patrimonio della città.
Numeri e linee guida
Il percorso per il via libera al nuovo Piano di sviluppo del welfare è appena partito e l’assessore della partita, Lamberto Bertolé, ne delinea i contorni: “Il nuovo Piano del Welfare è un documento corale, frutto dell’impegno congiunto che ha visto l’Assessorato a confronto con il Terzo settore e tutti gli attori che ogni giorno rappresentano il welfare cittadino nei quartieri milanesi. Un lavoro che indica la direzione delle politiche sociali dei prossimi anni, non dimenticando le solide basi impostate nel triennio precedente, ma tenendo conto dei grandi e veloci cambiamenti in atto”.

Nelle 84 pagine del Piano si parte da un’analisi dei trend demografici cittadini, per spiegare con i numeri l’evoluzione dei bisogni sociali che si è manifestata prepotentemente negli ultimi anni. Ed ecco emergere i fenomeni da cui siamo partiti: la città degli anziani sempre più soli e autosufficienti, ma anche la città dei giovani single, che contano solo su se stessi e non concepiscono necessariamente la vita “in coppia“.
L’assessorato al Welfare parte da questo quadro per poter delineare politiche in grado di aiutare chi è solo, prendendo atto di una considerazione di base: alla luce dei dati demografici, si comprende come la capacità delle reti familiari di rispondere ai bisogni di cura e assistenza si sia ridotta, con ripercussioni critiche anche sui temi della salute mentale e della disabilità: si stima siano più di 48mila le persone over 15 con disturbi depressivi e circa 62mila le persone con disabilità. A questo si aggiunge l’aumento delle disuguaglianze e l’impoverimento progressivo delle famiglie con minori.
Le sfide del Welfare
Che fare? Il Comune ha avviato otto procedure di coprogettazione che riguardano le grandi sfide della città – dal contrasto alla grave emarginazione alla salute mentale, dalla lotta alle discriminazioni all’inclusione delle persone con background migratorio – e coinvolgono 200 enti del Terzo settore che hanno sottoscritto almeno una convenzione con la Direzione Welfare e Salute, oltre un quarto dei quali collaborano a più procedure.
“Al termine del percorso partecipato che ha visto la nascita del Piano di sviluppo del Welfare – spiega Bertolé –, quattro sono le questioni attorno a cui proponiamo di definire un’agenda comune, concentrando sforzi e investimenti nei prossimi anni: la protezione dei più fragili, elemento fondante del capitale sociale della città; la pluralità delle risposte e dell’offerta di servizi; l’accessibilità delle opportunità di cui la città è ricca e, infine, la presa in carico delle solitudini e la promozione di reti di supporto e occasioni di socialità”.
E ancora: “Accanto alla visione strategica per il futuro, confermiamo l’importante sforzo economico del Comune su questo tema: negli ultimi quattro anni abbiamo investito oltre un miliardo e, con l’assestamento di bilancio in discussione proprio in questi giorni in Consiglio comunale, aggiungeremo ulteriori 24 milioni a quanto già stanziato quest’anno”.