Andrea Gianni
Cronaca

Malata di slot machine, la tragedia di Livia: “Mi sentivo sola in pensione. Era emozionante sentire il rumore delle monete: ho perso tutto”

Un’anziana milanese ha sviluppato una dipendenza dalle macchinette che l'ha portata a trascurare la sua salute. Dopo un crollo fisico ha accettato di seguire un percorso di recupero con l'aiuto di un tutore finanziario

Slot machine

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"Non facevo più la spesa, non mangiavo perché il mio stomaco era sempre chiuso per la paura di perdere. Mi nutrivo di caffè e brioche al bar, il mio unico pensiero nel corso della giornata era quello di giocare alle macchinette. Fino a quando, un giorno, sono svenuta...". Livia, ora, ha accettato di seguire un percorso di recupero che la tiene lontana dalle slot. Per aiutarla nella gestione del denaro è stato nominato un tutore: "Sta facendo grossi passi avanti – spiega – e ha intenzione di andare a vivere in un’altra città, cambiando ambiente e abitudini". I problemi sono iniziati quando Livia è andata in prepensionamento e si è trovata a casa da sola, a Milano, con giornate vuote da riempire, senza la routine dell’ufficio.

"Mi incontravo ogni mattina per un caffè al bar con un gruppo di ex colleghe anche loro in pensione – racconta –. Poi alcune hanno iniziato a curare i nipotini e io mi sono trovata sempre più spesso da sola. L’ambiente del bar mi faceva sentire protetta anche se avrei potuto impiegare meglio il mio tempo, magari dedicandomi al volontariato, allo sport o allo studio. Ho preso l’abitudine di acquistare “gratta e vinci“, dandomi un budget giornaliero da non superare. Poi ho realizzato una buona vincita, e con quei soldi ho comprato una borsa nuova". Da allora la situazione è precipitata, perché l’illusione dei soldi facili ha portato la donna ad alzare l’asticella e a passare alle “macchinette“, giocando somme sempre più alte.

"Era emozionante sentire quel rumore quando inserivo le monete – prosegue – e guardare i disegni rotolare veloci fino al verdetto. Quando uscivo dal bar era già l’ora di pranzo, non avevo fame perché lo stomaco si era chiuso per la paura di perdere ancora. Per risparmiare non facevo più neanche la spesa".

A un certo punto il suo corpo, indebolito dalla denutrizione e dallo stress, non ha più retto. Livia è svenuta davanti al bar, e lo stesso gestore del locale ha riferito ai medici dei problemi della donna. Sono intervenute le sue amiche, che la stanno aiutando a stare lontana dalle slot e l’hanno convinta a seguire un percorso di cura.