Mediglia (Milano) – Con le opere di disboscamento a bordo strada, sono partiti i lavori per la realizzazione di due rotonde salva-vita sulla Cerca, la provinciale del Sud-Est Milanese che diventa periodicamente teatro d’incidenti, anche gravi (in soli otto mesi, dalla fine del 2022 all’estate del 2023, ci sono stati tre mortali in un raggio di sei chilometri). Pensate per sostituire gli attuali incroci a raso, le nuove rotatorie garantiranno maggiore sicurezza e un traffico più fluido.
Le due opere vedranno la luce fra i Comuni di Mediglia e Tribiano, la prima all’altezza delle vie Addetta e 1° Maggio, la seconda all’altezza delle vie Buozzi e Rossini. L’intero intervento è coordinato dalla Città Metropolitana di Milano e finanziato con un contributo regionale di 2milioni 280mila euro.
I lavori, che da cronoprogramma dureranno 260 giorni, sono stati anticipati, nei mesi scorsi, da una serie di operazioni preliminari, fra le quali l’esproprio dei terreni necessari all’allestimento del cantiere. Decolla così una delle opere viabilistiche più attese da istituzioni e residenti del territorio; ora la scommessa sarà ridurre il più possibile i disagi legati al progressivo avanzamento dei lavori. "L’avvio del cantiere è frutto di una sinergia fra enti. Un esempio virtuoso di lavoro di squadra, al di là dei singoli orientamenti politici.
I Comuni di Mediglia e Tribiano hanno dato un contributo importante all’iter tecnico-burocratico, in alcuni casi anticipandone anche le spese", queste le parole di Gianni Fabiano, sindaco di Mediglia. "Ora che il cantiere è partito - prosegue - è doveroso rivolgere un pensiero a chi, lungo quel tratto di strada, ha perso la vita. Fra le vittime anche il nostro concittadino Gianguido Baroni (mancato nel novembre 2022, nda), che per altro era impegnato nel mondo del volontariato locale".
Nel marzo 2023 , a perdere la vita sulla Cerca, all’altezza di Colturano, è stato un 55enne di Pioltello, Antonio Ciavarella. Nel luglio 2023 un altro drammatico schianto, sul tratto medigliese della provinciale, è stato fatale a Michele Sgherza, 65enne di Spino d’Adda. Altri incidenti, ancorché meno drammatici, hanno avuto un bilancio di feriti e contusi. Ora le nuove rotatorie dovrebbero contribuire ad invertire la tendenza. Restano comunque validi gli appelli alla prudenza, e a moderare la velocità, lungo un rettilineo che potrebbe invitare a premere sull’acceleratore.