Frontale a Colturano, morto Antonio Ciavarella e ancora grave il figlio: mistero sulla sbandata fatale

All’origine dell’invasione di corsia forse un ostacolo improvviso, una distrazione o un malore

Il luogo dell'incidente frontale sulla Statale Cerca

Il luogo dell'incidente frontale sulla Statale Cerca

Strade di sangue nell’hinterland milanese dove gli incidenti mortali sono un dramma quasi quotidiano. La provinciale 39 Cerca è senza dubbio una delle più pericolose e l’incidente di venerdì ne è la testimonianza. Un morto e un ferito grave, padre e figlio residenti a Pioltello, rimasti schiacciati tra le lamiere dell’auto sulla quale viaggiavano, una Subaru Impreza ridotta a un ammasso di lamiere.

Per il papà, il cinquantacinquenne Antonio Ciavarella, non c’è stato nulla da fare: è stato estratto dall’abitacolo senza vita dai vigili del fuoco. I medici in queste ore stanno facendo tutto il possibile per salvare la vita del figlio di 26 anni, portato in elisoccorso e ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano. Il giovane resta attualmente ricoverato in terapia intensiva e la prognosi è riservata.

Nel frattempo proseguono le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente, anche se appare evidente che fra le cause vi siano la velocità sostenuta e il fatto che l’auto abbia invaso la corsia opposta, andando a schiantarsi contro al motrice Scania di un camion che viaggiava senza rimorchio (il conducente non è riuscito a evitare l’impatto).

L’incidente è avvenuto su un tratto di strada spesso segnalato per sorpassi azzardati e per pedoni che attraversano la strada pericolosamente. Non è escluso che l’auto prima di invadere la corsia opposta abbia tentato di evitare un ostacolo improvviso, oppure sia sbandata per una distrazione del conducente o ancora per un malore. Ipotesi al vaglio dei carabinieri che hanno effettuato i rilievi.

Nel Sud-Est Milanese la Cerca è fra le arterie col più elevato tasso d’incidentalità. Lo scorso novembre avvenne un altro mortale: a perdere la vita, all’altezza di Zoate, Gianguido Baroni, centauro 60enne di Mediglia, molto conosciuto nella zona per il suo impegno nel mondo del volontariato. Stessa sorte, nel dicembre 2019, per Tommaso Rosa, 25enne di Peschiera Borromeo, finito con la sua Fiat 500 contro un camion. E sono troppi anche gli incidenti mortali sull’anello autostradale di Milano: in un mese le vittime sono state cinque.

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