Maxi controlli a Rogoredo. Bloccati i pusher di eroina

Blitz della polizia. Le dosi calate dal cavalcavia nei marsupi

Maxi controlli a Rogoredo. Bloccati i pusher di eroina

Maxi controlli a Rogoredo. Bloccati i pusher di eroina

Il marsupio calato dall’alto per consegnare la dose al cliente di turno e ritirarlo su con il corrispettivo in denaro. Spaccio a distanza per evitare le forze dell’ordine e scappare sul cavalcavia in caso di retata. La nuova modalità di vendita di droga al dettaglio è stata fotografata nella tarda mattinata di ieri nel corso del maxi blitz pianificato dal questore Giuseppe Petronzi nell’area compresa tra le stazioni di Rogoredo e San Donato Milanese. Una lunga striscia di terra e vegetazione che corre lungo i binari dell’Alta velocità, diventata il nuovo avamposto dei pusher di eroina e cocaina dopo lo smantellamento nel 2019 della frequentatissima piazza di smercio del boschetto di via Sant’Arialdo. Il controllo è scattato attorno a mezzogiorno, con un elicottero a monitorare la situazione dall’alto per avere un quadro d’insieme in una zona molto estesa e con diversi punti nascosti. All’attività hanno partecipato decine di agenti del commissariato Mecenate e di altri commissariati cittadini, della Squadra mobile e della Polfer, con l’ausilio dei colleghi del Reparto mobile. In un filmato, girato dalla polizia per dar conto di quanto accertato, si vedono persone che scappano vicino alle rotaie o sul terrapieno.

Proprio per consentire che l’operazione si svolgesse in assoluta sicurezza, sia per le forze dell’ordine che per spacciatori e tossicodipendenti in coda, gli investigatori della Questura sono entrati in azione in un lasso di tempo privo di circolazione ferroviaria, d’intesa con i tecnici di Fs Security. Durante il blitz, che si è protratto fino a metà pomeriggio, i poliziotti hanno bloccato "numerosi pusher" e identificato decine di eroinomani che erano lì come ogni giorno per acquistare una dose con gli spiccioli racimolati in giro: gli accertamenti sono andati avanti fino a sera, per valutare ogni singola posizione.

L’umanità dolente degli schiavi della "nera" non ha mai smesso di rifornirsi in zona Rogoredo, nonostante l’area verde di Sant’Arialdo sia stata da tempo restituita alla città. Gli spacciatori sono migrati sempre più verso sud, spingendosi fino a San Donato e a San Giuliano. E dietro di loro si sono giocoforza spostati gli acquirenti, con tutti i rischi connessi alla frequentazione di una zona del genere: è purtroppo capitato più volte che qualcuno sia stato travolto da un treno di passaggio a Rogoredo mentre stava raggiungendo a piedi una delle postazioni dei pusher.

N.P.