Marocchino ucciso al Gratosoglio la notte di Pasqua: nel cellulare le ultime ore del 22enne

Le telecamere della zona avrebbero ripreso l’appuntamento finito in tragedia, analisi in corso su tracce di Dna

Indagano i carabinieri

Indagano i carabinieri

Milano – Via Saponaro, notte di Pasqua: un uomo è a terra, agonizzante, una grossa ferita da arma da taglio sulla schiena. La chiamata ai carabinieri arriva dopo la mezzanotte, i soccorsi, poi la corsa in ambulanza in ospedale, l’intervento chirurgico e il ricovero in terapia intensiva, ma non c’è più nulla da fare, le ferite sono troppo profonde e l’allarme al 112 è arrivato tardi.

L’uomo, un marocchino di 22 anni muore la notte di Pasqua: ci sono volute diverse ore per identificarlo perché con sé non aveva documenti. Ma aveva un cellulare, che è stato sequestrato. E l’indagine ruota tutto attorno al telefono che inspiegabilmente è stato lasciato addosso alla vittima ed è diventata così la “scatola nera“ necessaria a leggere gli ultimi momenti di vita dell’uomo, le ultime telefonate, gli appuntamenti. Potrebbero essere molto vicini alla soluzione del giallo gli investigatori della polizia. Fondamentali anche i rilievi in via Saponaro, all’altezza del civico 18, con la Scientifica che ha isolato tracce importanti di Dna anche dagli abiti insanguinati.

Le indagini sono state condotte della Sezione investigazioni scientifiche del Nucleo investigativo di Milano e dalla Compagnia Porta Magenta. Il 22enne risulta pluripregiudicato ha precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni personali, tentato omicidio e porto abusivo di armi. Molto probabile, quindi, che l’omicidio sia maturato nello stesso contesto criminale. Un altro tassello utile a far luce sull’omicidio potrebbe arrivare dagli eventuali testimoni e a chiudere il cerchio le immagini delle telecamere della zona che hanno ripreso la scena. Il quartiere della periferia a sud di Milano, infatti, è da tempo al centro delle cronache per questioni di spaccio e microcriminalità. Una zona difficile in cui sono frequenti le risse e gli episodi di aggressioni. É di poche settimane fa l’ultima rissa tra i palazzi Aler del Gratosoglio, uno scontro tra bande rivali che ha visto fronteggiarsi 15 persone, tra colpi di pistola e violenze fisiche.

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