
Valeria e Fabrizio con la figlioletta
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Milano, 2 febbraio 2021 - "E' un vuoto incolmabile quello che c’è da ieri ma ti prometto che farò il possibile per tenere in vita tutto quello che mi hai insegnato. Tu e Fabri siete gli amici che più di tutti si sono schierati al mio fianco". Marlene è "devastata dal dolore" per la perdita della sua più cara amica, Valeria Coletta, e di suo marito Fabrizio Martino Marchi, rispettivamente di 35 e 40 anni, morti sotto gli occhi della loro bambina di 5 dopo essere precipitati in un dirupo domenica pomeriggio mentre passeggiavano in montagna, sulla Presolana, in provincia di Brescia. Ora è alla piccola rimasta senza mamma e papà e affidata ai nonni, che Marlene e gli altri amici pensano: per lei hanno organizzato una raccolta fondi.
"Per sostenere la bimba in questo tragico momento e contribuire a costruire il futuro che Fabri e Vale avrebbero voluto per lei. Questa raccolta nasce per continuare a perseguire la missione di vita dei nostri amici, regalare alla loro figlia un futuro felice esattamente come i due genitori avrebbero voluto fosse". La raccolta, attivata su gofundme.com, ieri sera aveva superato quota 32mila euro grazie alla catena di solidarietà cresciuta in poche ore. "Ma ora non fermiamoci qui, aiutateci a sostenere questa iniziativa speciale".
Da Bari, il papà di Valeria, Nicola Coletta, resta chiuso nel suo dolore. "Il Signore - dice solo - ha accolto i ragazzi che stanno vivendo insieme". Uniti, anche nella morte. E il suo cuore è con la nipotina. Nel testo di accompagnamento che illustra la raccolta fondi si ribadisce che "tutto il ricavato verrà devoluto alla famiglia e utilizzato per sostenere la figlia della coppia nel suo percorso di vita. Servirà per aiutarla ad avere il miglior supporto per affrontare questa situazione e un futuro migliore. L’invio della somma sarà documentato e postato sui social, così da dimostrare la buona fede di questa raccolta nata velocemente per far fronte a questa triste tragedia". Anche su Instagram, nel profilo di Valeria, abbondano i messaggi per la piccola: "Mi si spezza il cuore per te". "Io non vi conosco. Dio abbia cura della vostra bimba". "Che l’amore delle persone che ti stanno vicino ti avvolga completamente".
Amici e conoscenti non si capacitano, "siamo tutti sconvolti, sotto choc". Chi ricorda Fabrizio mentre giocava ai giardinetti, con la sua bimba, chi mentre le insegnava a sciare, con mille premure. Descrivono Fabrizio e Valeria, che vivevano tra la zona della stazione Centrale e il quartiere Greco, come due genitori amorevoli, una coppia affiatata e appassionata di sport. Lei, pugliese d’origine e milanese d’adozione, lavorava in una finanziaria, mentre lui, milanese, era dipendente in un’azienda farmaceutica.