Sono 18 i Comuni lombardi al voto per scegliere il sindaco e rinnovare il Consiglio. Un appuntamento segnato da un comune denominatore: nessuna di queste Amministrazioni va a scadenza naturale dopo i cinque anni previsti dalla legge. Diversi i motivi: crisi politiche, rinunce, scomparse improvvise.
Le elezioni interesseranno 230.426 residenti: 187.686 gli elettori chiamati alle urne tra domenica 25 e lunedì 26 maggio nelle 210 sezioni allestite nei seggi della regione. Senza maggioranza assoluta si andrà al ballottaggio tra i due candidati sindaco l’8 e il 9 giugno. Un’eventualità che quest’anno potrà riguardare solo quattro Comuni, gli unici con una popolazione sopra i 15mila abitanti: Cernusco sul Naviglio e Rozzano in provincia di Milano, Desio in provincia di Monza e Brianza, Saronno in provincia di Varese. Gli altri 14 centri lombardi al voto, invece, sapranno il risultato definitivo già la sera del 26 maggio: per indossare la fascia tricolore, infatti, basterà un voto in più.
Nella Bergamasca le amministrative riguarderanno Calcinate, Canonica d’Adda e Castione della Presolana per un totale di 10.945 elettori. In provincia di Brescia si vota a San Felice del Benaco: 2.935 gli aventi diritto. Tre i Comuni nel Comasco: Asso, Binago e Cirimido sommano 9.052 votanti. Un solo centro rinnoverà sindaco e Consiglio comunale nelle province di Cremona (San Daniele Po, 1.417 elettori) e di Lodi (Santo Stefano Lodigiano, 1.551).
Nel Milanese si concentra il numero maggiore di Amministrazioni interessate dalle elezioni - Cernusco sul Naviglio, Opera, Robecchetto con Induno e Rozzano - e di votanti: 76.351 cittadini. Un solo Comune al voto nelle province di Monza e Brianza (Desio, 33.270 aventi diritto) e Pavia che con Calvignano (107 elettori) detiene il record del centro più piccolo di questa tornata. Tre le Amministrazioni da rinnovare in provincia di Varese: Arcisate, Castellanza e Saronno, un totale di 52.058 elettori.
Luca Balzarotti