MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Vigilantes contro la mala movida, paga (anche) il Comune di Milano

Palazzo Marino aumenta i fondi ai locali per il 2023 e amplia le aree dove poter erogare i finanziamenti

Tra le aree coinvolte c'è anche il piazzale del Politecnico

Milano – Vigilantes anti-movida selvaggia, il Comune aumenta i fondi per il 2023 – 120 mila euro – ed estende le aree più frequentate dal popolo della notte (e non solo) i cui proprietari dei locali potranno chiedere i finanziamenti per assumere personale anti-degrado. Ampliamento, sì, perché se l’anno scorso e nel 2021 hanno ottenuto fondi – in totale 87 mila euro – i gestori dei locali di Rainbow District intorno a via Lecco e poco distante da Porta Venezia, di Darsena e Navigli, di corso Garibaldi, di Brera e dell’Arco della Pace, nel 2023 i 120 mila euro saranno ripartiti anche con le associazioni dei commercianti di Nolo, Isola, corso Como, via Sarpi, Bicocca e Leonardo da Vinci. Colpisce l’inserimento nella lista – come ultima della aree finanziabili per assoldare i vigilantes – di piazza Leonardo da Vinci, davanti al Politecnico, ormai da anni al centro delle polemiche per le feste notturne organizzate da centri sociali e collettivi studenteschi.

La Giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala ha stabilito che i 120mila euro potranno essere erogati per l’assunzione di vigilantes dal 15 maggio al 31 luglio e dal 1° settembre al 15 ottobre 2023 e che gli addetti alla sicurezza potranno entrare in azione nei weekend: dalle ore 21 del venerdì alle 2 del sabato e dalle 21 del sabato alle 2 della domenica. Il personale impiegato nel servizio di vigilanza deve essere iscritto nel database nazionale della sicurezza privata gestito dalla Prefettura e dovrà essere utilizzato per prevenire eventuali situazioni di disturbo o pericolo e avvisare le forze dell’ordine in caso di necessità.

La delibera dell’esecutivo di Palazzo Marino fissa anche gli importi massimi da erogare, calcolati per ciascuna area omogenea anche in relazione al numero di pubblici esercizi attivi negli ambiti di maggior concentrazione sopra indicati: Nolo (massimo 4 mila euro), Isola (8 mila euro), corso Como e piazza Gai Aulenti (10 mila), corso Garibaldi (10 mila euro), Brera (4 mila euro), Arco della Pace (5 mila euro), Lazzaretto (18 mila euro), via Melzo (3 mila euro), Ticinese (4 mila euro), Darsena (10 mila euro), Navigli (31 mila euro), via Sarpi (9 mila euro), Bicocca (3 mila euro) e piazza Leonardo da Vinci (mille euro). Certo, per l’area davanti al Politecnico la cifra è minima, ma lì ci sono molti meno locali che in altre zone della movida milanese. Per risolvere il problema della malamovida in piazza Leonardo da Vinci serviranno anche altri tipi di interventi da parte della Polizia locale e della forze dell’ordine.