REDAZIONE MILANO

"Mai lavorato in quella coop, ero al sindacato"

Negli atti le testimonianze di assunzioni fittizie di aziende molto amichevoli

"Nei sei mesi che figura aver lavorato presso il mio studio, sarà stata presente più o meno 15 giorni, durante i quali non c’è stata una vera e propria formazione lavorativa" ha messo un titolare di studio e datore di lavoro molto presunto. "Preciso che non ho mai lavorato fisicamente per la citata cooperativa bensì direttamente per la Uil trasporti Lombardia usufruendo dell’istituto dell’aspettativa non retribuita", ha ammesso tranquillamente una dipendente dal 2018 (sulla carta) della Thalia Logic Service. E dalle testimonianze di due responsabili del personale di Edison spa si scopre che conoscevano "solo nominativamente" una lavoratrice che risultava assunta in azienda, ma che non l’avevano "mai incontrata". Un dirigente delle relazioni sindacali per la Edison ammette "di non aver mai visto" la dipendente in azienda in seguito alla sua assunzione, né di "conoscere ove fosse ubicata la sua postazione di lavoro".

Sono solo alcune delle deposizioni riportate nel decreto di sequestro firmato ieri dal gip Anna Calabi nella nuova tranche dell’inchiesta del pm Paolo Storari sulla galassia sindacale Cisl e Uil. Quella lavoratrice, come in altri casi analoghi, "è stata assunta fittiziamente dal 2015 ad oggi dalla Edison spa "in funzione" della fruizione indebita dall’Inps dell’aspettativa non retribuita "presso Uiltec Milano-Metropolitana-Lombardia". "No, non vi ho mai lavorato (...) Ricordo esclusivamente di aver sostenuto un colloquio conoscitivo con un dirigente di cui non ricordo il nome". Così un lavoratore ha raccontato agli atti la sua assunzione "presso la Montefluos spa in funzione della successiva fruizione dell’istituto dell’aspettativa non retribuita". Soluione che, ha messo a verbale, "gli fu proposta dall’allora segretario generale della Flerica Cisl di Milano, Ernesto Fumagalli". Un’assunzione fittizia che risalirebbe, tra l’altro, al 1989, con oltre 240mila euro di contributi che sarebbero stati sottratti negli anni all’Inps.