Maestro d’asilo arrestato per abusi, confronto tra i genitori di sei scuole materne

Sospetti nati perché un’insegnante entrando in aula ha notato l’uomo allontanare da sé una bambina. Primi incontri tra le famiglie dei plessi coinvolti, mamme e papà: "Il clima deve restare sereno"

Choc alla scuola materna dove il maestro di religione si è rivelato pedofilo

Choc alla scuola materna dove il maestro di religione si è rivelato pedofilo

Un gesto inusuale, ossia il fatto che quell’insegnante avesse allontanato da sé in tutta fretta una bambina. Comportamento notato da un’altra maestra che era appena entrata nell’aula. È così che, stando a quanto ricostruito nelle indagini della Procura, era scattato l’allarme, poi riscontrato con un’inchiesta lampo, su quel maestro d’asilo di 34 anni finito in carcere mercoledì scorso con l’accusa di violenza sessuale su quattro bambini. Come emerge dagli accertamenti che hanno portato all’ordinanza di custodia in carcere, firmata dal gip Lorenza Pasquinelli su richiesta del pm Rosaria Stagnaro, nelle indagini della Polizia locale, la prima ad avere avuto sospetti su quell’insegnante di religione era stata una maestra che, entrata nell’aula subito dopo aver aperto la porta, aveva notato quel gesto "inusuale”, come l’ha definito, ossia il docente che allontanava in tutta fretta una bimba da sé. Il giorno dopo parlò con la piccola e dalle sue parole i sospetti si fecero più concreti, confermati da un’altra insegnante che aveva parlato anche lei con la bambina e con altri di quella classe. Da quel momento la direzione scolastica, avvisata dalle due maestre, aveva informato subito la dirigenza dell’area Servizi Scolastici ed educativi del Comune di Milano e la denuncia era arrivata sul tavolo della Procura. Gli inquirenti avevano collocato le microcamere nell’aula e così si è arrivati poi all’arresto.

Milano – Genitori e bimbi arrivano alla spicciolata sul vialetto d’ingresso della scuola dell’Infanzia comunale della periferia nord dove mercoledì scorso il maestro di religione di 34 anni, G. P., è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa pesantissima di violenza sessuale aggravata su quattro bambini.

Agli agenti di polizia locale che monitoravano le sue mosse dalle telecamere sono bastati meno di cinque minuti di osservazione per capire che quell’uomo andava fermato subito. Ora, a una manciata di giorni dal fatto, a guardare da fuori il viavai delle famiglie il lunedì mattina, il clima sembra sereno. Ma le preoccupazioni degli adulti sono tante. "Ci stiamo confrontando sulle chat", fa sapere una mamma. Un’altra dice che "nel pomeriggio ci sarà un confronto anche con i genitori di un’altra delle scuole in cui quel maestro insegnava". Sì, perché come riportato su queste pagine nei giorni scorsi, il maestro insegnava non solo nell’asilo della periferia nord in cui è stato arrestato ma anche in altre cinque scuole: un’ora e mezza di lezione a settimana per ciascuna classe. Le famiglie vogliono “allearsi“, concordare un piano d’azione comune? "Dobbiamo andare, è ancora troppo presto per parlarne", taglia corto una mamma mentre si allontana.

Adesso la priorità è mantenere un clima sereno per i piccoli. Lo confermano anche alcuni papà, mamme e nonni avvicinati all’uscita dopo aver lasciato i loro piccoli a scuola. "Per i nostri bambini non deve cambiare nulla: non devono percepire alcuna tensione, devono restare sereni. Mi auguro che nessuno cambi scuola perché qui si trovano tutti bene", dice una mamma. L’auspicio, aggiunge, "è che nessuno porti i segni di quello che è accaduto. Una situazione delicatissima, che va gestita con estrema attenzione". Motivo che spinge la maggior parte dei genitori interpellati a non parlare né della vicenda e né delle loro preoccupazioni, "per non far percepire nulla di “strano“ o diverso ai bambini".

Gli stessi ghisa intervenuti mercoledì scorso sono stati attenti a non creare allarme. Dopo aver visionato le immagini registrate dalle telecamere nascoste, d’intesa con la Procura, sono intervenuti per bloccare il presunto maestro orco. Sono entrati e hanno preso in consegna il docente per portarlo fuori.

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