Il maestro d’asilo in manette per abusi: "Pericoloso, gesti inequivocabili". Il giudice convalida l’arresto

L’uomo, educatore “a chiamata” in strutture comunali per una cooperativa, è stato fermato mercoledì. Inchiodato dalle telecamere. "Toccamenti e strusciamenti che non riguardano l’aspetto ludico"

Una bambina

Una bambina

Milano – Molestie mascherate da giochi. Dietro azioni apparentemente innocue, stando alle indagini c’era altro, restituito dalle telecamere nascoste piazzate dalla polizia locale coordinata dalla Procura. "Gesti che si rivelano come distonici rispetto al contesto ludico e gioioso", "iniziative totalmente estemporanee e prive di logica spiegazione, se non riportate all’ambito della soddisfazione di un bisogno di natura sessuale". Lo sottolinea il gip Luca Milani nelle motivazioni che lo hanno portato a convalidare, ieri, l’arresto del maestro d’asilo di 33 anni finito in manette mercoledì 17 aprile con l’accusa di aver compiuto abusi sessuali su tre bambine tra i 4 e i 6 anni in una scuola dell’Infanzia comunale alla periferia sud ovest di Milano.

Dipendente di una cooperativa esterna, si occupava di sostegno quando gli educatori titolari erano assenti e ora dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata. L’uomo, incensurato, che ha dichiarato di aver conseguito una laurea triennale in Scienze dei servizi per l’educazione e la prima infanzia, è stato colto in flagranza dai ghisa del Nucleo tutela donne e minori che alle 7.30 del 15 aprile hanno dato il via alle intercettazioni ambientali, concluse alle 15.40 di due giorni dopo. Indagini-lampo: sono bastate poco più di 48 ore per capire che "l’insegnante teneva comportamenti aventi una inequivocabile connotazione sessuale". In particolare, "con violenza consistita in atti repentini, mediante abuso della sua autorità e comunque delle condizione di inferiorità fisica e psichica delle alunne, le costringeva e induceva a compiere e subire atti sessuali consistenti in toccamenti, palpeggiamenti e strusciamenti".

«Un quadro indiziario particolarmente grave a carico dell’indagato", scrive il giudice, che lo definisce "assolutamente pericoloso, incapace di contenere i propri istinti" stando agli "atti compiuti, "con abuso della posizione di educatore". Il pm Rosaria Stagnaro e il procuratore aggiunto Letizia Mannella avevano chiesto la convalida dell’arresto e la misura della custodia cautelare in carcere nei suoi confronti. Richiesta accolta dal gip. Il maestro è stato fermato subito per proteggere le vittime. Ma potrebbero essercene altre, nelle scuole (almeno altre due, nella zona ovest) sempre comunali, in cui l’uomo ha prestato servizio dallo scorso dicembre in poi.

Il procedimento penale è scattato dopo la denuncia del Direttore dell’Area Servizi dell’Infanzia del Comune, lo scorso 8 marzo, allertato dalla Responsabile di una unità educativa, la quale aveva a sua volta raccolto segnalazioni. Sospetti nati dai racconti di bambine ai loro genitori e ad altri insegnanti. Sequestrati il cellulare del maestro e altri dispositivi elettronici: dai primi accertamenti sarebbe emersa la presenza di foto pedopornografiche e un video.

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