LAURA LANA
Cronaca

Lodo delle reti gas, partita chiusa: "Il bilancio messo in sicurezza"

Cinisello Balsamo, convenzione per la concessione del servizio, il sindaco Ghilardi: "Ereditato un buco da oltre 20 milioni. Grazie alla gestione delle relazioni con A2a siamo riusciti a ottenere un abbuono di 500mila euro"

Lodo delle reti gas, partita chiusa: "Il bilancio messo in sicurezza"

Lodo delle reti gas, partita chiusa: "Il bilancio messo in sicurezza"

Cinisello Balsamo (Milano) – Si chiude il capitolo del debito fuori bilancio per il lodo delle reti gas, in merito alla convenzione per la concessione del servizio di distribuzione, stipulata nel 1995 e durata fino al 2004. Una lunga e complicata vicenda giudiziaria che ha visto impegnate per diversi anni le amministrazioni comunali di Cinisello Balsamo in ricorsi e controricorsi per determinare sia la proprietà che il valore degli interventi effettuati sulla rete negli anni della convenzione ma anche in quelli precedenti, già a partire dal 1970. Un iter che si è concluso solo all’inizio dell’anno con la condanna a pagare 9,9 milioni di euro, a cui si aggiungono l’Iva al 10% e gli interessi moratori stabiliti dalla Cassa depositi e prestiti, per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro.

"In soli sei mesi, siamo riusciti a mettere in sicurezza il bilancio del nostro Comune, partendo da un debito ereditato di oltre 20 milioni di euro – commenta il sindaco Giacomo Ghilardi –. Grazie alla gestione efficace delle relazioni che ho gestito con il management di A2a-Retigas, siamo riusciti a ottenere un abbuono di 500mila euro e il blocco degli interessi fino al pagamento previsto per questo 30 giugno, risparmiando 741mila euro". La parte maggiore del debito è stata coperta con l’avanzo di bilancio. "Tengo a precisare, ancora, che l’avanzo presunto rispetto al bilancio previsionale era pari a 10.750.000 euro. Grazie alle politiche di risparmio e alla corretta gestione delle entrate applicate da questa amministrazione, il conto consuntivo ha permesso di stanziare oltre 2 milioni di euro in più rispetto a quanto previsto – ha spiegato Ghilardi –. Avanzo che, secondo la normativa vigente, deve tutto essere stanziato a copertura del debito fuori bilancio".

Queste due azioni hanno permesso di rimodulare l’importo del mutuo a 6,8 milioni di euro, quasi 3 milioni di euro in meno rispetto a quanto era stato ipotizzato nei mesi scorsi. "Al di là di ogni interpretazione, la realtà dei fatti evidenzia che abbiamo oggettivamente gestito anche questa crisi con il principio del buon padre di famiglia – ha concluso il sindaco –. Non siamo esenti da strascichi: avremmo potuto utilizzare le risorse per altre iniziative a beneficio della città". Non mancano le polemiche. "Alzare Irpef e Imu di oltre 2 milioni di euro non trova alcuna giustificazione nella rata del mutuo che il Comune dovrà pagare, a maggior ragione ora che il mutuo si è ridotto – ha denunciato il Pd –. I 3 milioni di mutuo in meno devono tornare subito nelle tasche dei cittadini".