Milano, liceo Manzoni e Boccioni occupati. I perché della protesta

Dopo quelle proclamate da Correnti e Tito Livio oggi anche gli studenti hanno votato a favore dell'occupazione

Dopo Correnti e Tito Livio oggi anche gli studenti del liceo Manzoni hanno votato a favore

Dopo Correnti e Tito Livio oggi anche gli studenti del liceo Manzoni hanno votato a favore

Milano, 13 febbraio 2023 - - Continuano le occupazioni delle scuole milanesi. Dopo quelle proclamate da Correnti e Tito Livio oggi anche gli studenti del liceo Manzoni hanno votato a favore dell'occupazione, con 12 voti contrari. Un modo per sottolineare "il disagio che ogni giorno viviamo all'interno delle mura della nostra scuola, il cui clima è il riflesso della situazione preoccupante che troviamo al di fuori", hanno spiegato su Instagram gli studenti che hanno organizzato cineforum, lezioni autogestite e momenti musicali. Occupato da oggi anche il liceo artistico Boccioni come "generazione ribelle in lotta per il futuro". 

Lo striscione al liceo Manzoni

La favola della meritocrazia

"La scuola, lo spazio che viviamo e attraversiamo per la maggior parte del nostro tempo dovrebbe essere il luogo fondamentale per la formazione di tutti i giovani. Eppure non ignoriamo come essa non sia priva di problemi e criticità: il Liceo Classico Manzoni non sta bene, vive in una continua apprensione volta alla valutazione e alla continua ricerca dell’eccellenza; purtroppo, però, questa realtà non si limita solamente alla nostra scuola, si tratta piuttosto di un problema strutturale, del quale il malessere scolastico è solo un riflesso. Assistiamo ora alle conseguenze di decenni di investimenti mancati e scelte politiche fallaci, lontane dalle reali necessità degli studenti. L’attuale Governo ha preferito agli investimenti economici e culturali per la scuola una politica volta ad accentuarne i caratteri meritocratici e valutativi, evidenziando le disuguaglianze tra noi studenti. Ne è esempio il nostro Ministro dell’Istruzione e del Merito, che, con il cambio di nome del proprio ministero ha alimentato e incentivato questo modello di scuola. La scuola deve essere un luogo libero dalle dinamiche classiste e discriminatorie che viviamo in tutti gli altri ambiti della società e raccontare la favola della meritocrazia è solo un modo per giustificare le profonde disuguaglianze che ancora oggi caratterizzano la scuola e la società italiane".  

Sistema malato

Rimanere indifferenti di fronte ad una scuola che ha come unico scopo la selezione e il profitto è per noi impossibile. La forte presa di posizione che come studenti e studentesse del Liceo Manzoni abbiamo preso nasce proprio dal bisogno di contestare un sistema malato che, dentro e fuori le scuole, alimenta dinamiche per noi nocive. L’occupazione della nostra scuola dunque si pone l’obiettivo di offrire una alternativa allo status quo stagnante in cui siamo costretti/e a vivere. Occupazione significa per noi smettere di essere spettatori e spettatrici della società e diventarne invece protagonisti/e; l'autorganizzazione dello spazio scolastico ci permette di portare avanti la nostra idea di scuola e riappropriarci del nostro tempo. Insieme a noi questa mattina è stato occupato il Liceo Boccioni e negli scorsi giorni si è conclusa l’occupazione dei licei Severi Correnti e Tito Livio, ci auspichiamo che questo sia l’inizio di una forte presa di posizione contro un futuro già scritto e deciso, fatto di precarietà, guerra e devastazione climatica".  

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