Licenze taxi, Sala: “Il governo tenta di scaricare il problema sui sindaci”

Il primo cittadino di Milano mostra disappunto dopo le regole approvate giovedì dal Parlamento nel decreto Asset

Milano, 6 ottobre 2023 – Continua a tenere banco la questione dell'aumento delle licenze dei taxi e le regole approvate giovedì dal Parlamento nel decreto Asset. 

Parlando a margine di un convegno, questa mattina, il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala ha annunciato che farà “una riflessione con altri sindaci, perché c'è in giro molto disappunto”. In particolare, secondo Sala, non sarebbe stato considerato ciò che aveva proposto l'Anci, l'associazione dei Comuni.

Taxi a Milano
Taxi a Milano

“Certamente c'è un tentativo, anche dalle dichiarazioni che ho sentito, di scaricare di nuovo il problema sui sindaci”, ha detto il primo cittadino. "Bisogna fare una valutazione soprattutto dal punto di vista economico, certo quello che ha proposto Anci non è stato considerato. Ma noi con una formula o un'altra dobbiamo andare avanti - ha proseguito - perché le lamentele sul servizio dei taxi mancanti sono significative a Milano”. Per quanto riguarda le nuove licenze e i tempi “non abbiamo ancora nemmeno la pubblicazione del decreto e vogliamo capire cosa dice, almeno vederlo e guardarlo con attenzione”, ha concluso. 

Nel frattempo, il sindacato Usb ha proclamato uno sciopero dei taxi di 24 ore (il prossimo 10 ottobre), per protestare contro l'aumento delle licenze. I sindacati dei taxisti sono tradizionalmente sfavorevoli a questo provvedimento.

Approfondisci:

Sciopero taxi 10 ottobre: motori spenti contro le nuove licenze del Decreto Asset

Sciopero taxi 10 ottobre: motori spenti contro le nuove licenze del Decreto Asset

Dl Asset taxi: cosa prevede

La nuova normativa sui taxi contenuta nel dl Asset sembra essere stata pensata per appianare, almeno in parte, un annoso problema legato allo strutturale incremento della domanda e alla scarsità delle vetture nei comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana o di aeroporto, che potranno finalmente aumentare le licenze, fino al 20% di quelle già rilasciate, attraverso un concorso straordinario e procedure molto più snelle.