Tassisti, dopo lo stop restano i mugugni: "Il decreto non risolve i problemi"

Corse ripristinate in Centrale. La categoria contraria alle licenze temporanee, "ci sono altri strumenti". Tam: a Milano serve una cabina di regìa. Il deputato Ambrosi: "Così ci prepariamo al grande turismo". .

Tassisti, dopo lo stop restano i mugugni: "Il decreto non risolve i problemi"

Tassisti, dopo lo stop restano i mugugni: "Il decreto non risolve i problemi"

Il blocco selvaggio di giovedì sera è stato un segnale. Taxi a motori spenti in piazza Luigi di Savoia, davanti alla stazione Centrale, e nessuna auto bianca in piazza IV Novembre, mentre i serpentoni di turisti e milanesi rimasti a piedi si allungavano. Tutto per protestare contro l’approvazione del Dl Asset al Senato, che ora passerà alla Camera, e che tra le misure contiene pure disposizioni per far fronte alla carenza di taxi. Ieri la situazione è tornata alla normalità ma i malumori restano. Stando a quanto emerso, la categoria storce il naso davanti alla possibilità di rilascio di licenze temporanee fino a 12 mesi ai tassisti già con licenza "per eccezionali flussi di presenze turistiche" e pure alla previsione che i Comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitane o con aeroporti possano rilasciare licenze aggiuntive nei limiti del 20%, non ai tassisti già titolari di licenza e a titolo oneroso.

"Il perfezionamento dell’iter di conversione parlamentare del decreto legge Asset non sta risolvendo nessuna delle criticità espresse dal comparto", scrive Cna Fita Taxi in una nota. Ma "queste nuove norme sui taxi – riflette invece il deputato di Fratelli d’Italia Alessia Ambrosi – preparano l’Italia ai prossimi appuntamenti con il grande turismo internazionale, dal Giubileo alle Olimpiadi invernali".

A Milano, per Claudio Severgnini, presidente Tam, Tassisti artigiani milanesi, "non può esserci soddisfazione per il metodo: l’emergenza è dovuta alla mancata possibilità per i taxi in attività di circolare liberamente per servire più utenza. E mi riferisco al fatto che a Milano la “velocità commerciale“ sia crollata, arrivando vicino ai 14 chilometri orari. E poi serve una cabina di regia: gli eventi sono mal distribuiti". Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 02.4040, ritiene "sia fondamentale ragionare sugli strumenti già in essere e a disposizione delle amministrazioni per ottimizzare il servizio e le risorse già attive. Parlo delle doppie guide familiari che sono in crescita e che con la riapertura del bando hanno fatto segnare un aumento di 100 unità al mese per tre mesi".

Marianna Vazzana