Sciopero taxi 10 ottobre: motori spenti contro le nuove licenze del Decreto Asset

Proclamato dall’Usb Taxi per 24 ore in tutta Italia. Il sindaco di Roma, Gualtieri: “Mancato incasso da parte dei Comuni del 20% sulle licenze vuol dire scippare milioni alle città”

Roma, 5 ottobre 2023 – Al ‘mai più senza taxi’, segnato dal passaggio della normativa contenuta nel decreto Asset che prevede la possibilità per comuni nei capoluoghi di regione, città metropolitane e aeroporti, di rilasciare fino al 20% di nuove licenze, è stata immediata la risposta da parte delle auto bianche. L'Usb Taxi ha subito proclamato uno sciopero di 24 ore per il 10 ottobre insieme ad altre sigle.

"La causa scatenante è il decreto asset, un provvedimento Omnibus (quei "contenitori minestrone" dove la politica c'infila di tutto), predisposto nel periodo estivo, con tempi di approvazione contingentati", spiega in una nota la sigla sindacale. "I primi due ‘comma’ sono quasi ridicoli, il Governo non solo non si occupa di definirli, ma addirittura introduce delle procedure che ne annulleranno in parte gli effetti. Un altro elemento negativo è la possibilità di rilasciare fino al 20% di nuove licenze taxi abrogando ogni norma che prevede una programmazione territoriale". 

Taxi a Roma (Ansa)
Taxi a Roma (Ansa)

Dl Asset taxi: cosa prevede

La nuova normativa sui taxi contenuta del dl Asset sembra essere stata pensata per appianare, almeno in parte, un annoso problema legato allo strutturale incremento della domanda e alla scarsità delle vetture nei comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana o di aeroporto, che potranno finalmente aumentare le licenze, fino al 20% di quelle già rilasciate, attraverso un concorso straordinario e procedure molto più snelle.

Gualtieri: “Scippati milioni con il taglio del 20% alle città”

Nel braccio di ferro tra Governo e auto bianche c’è un terzo attore in campo: i sindaci delle città coinvolte dal dl Asset sui taxi. ''Sulle vere licenze permanenti dei taxi oggi si fa un bando, con una procedura molto lunga. Il Governo ci ha detto: 'vi faremo una procedura semplificata, vi faremo risparmiare tempo', anche se in realtà è qualche settimana. Ma hanno cambiato una cosa fondamentale: oggi quando si pagano le nuove licenze l'80% va ai tassisti detentori delle licenze e il 20% va ai comuni, che possono gestire tutto il lavoro che sta intorno al servizio taxi. Il Governo però ha deciso che il 100% vai ai tassisti quindi il 20% ai Comuni è sparito, scippato. E' un errore, una cosa assurda. L'ho spiegato al ministro: se vuoi che uso la corsia preferenziale non mi puoi togliere il 20%. Non sono pochi soldi ma si tratta di svariati milioni tolti a Roma'', ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo al Festival delle città di Ali.