
La folla che è accorsa per la festa di chiusura e Silvia Neri, una delle libraie
Milano – “Vi ringraziamo tutti per questo momento di festa. Ma nello stesso tempo non riusciamo a essere allegri per il dolore di dover lasciare questo posto”. Parla Renata Gorgani, presidente de “La Libreria delle Ragazze e dei Ragazzi“ di Milano, che è anche ad e direttrice editoriale de “Il Castoro“. Attorno, decine di piccoli lettori ma anche adulti che non smettono di sognare curiosando in questo paradiso di parole e disegni stampati su carta, in via Tadino 53.
Un mondo che chiude i battenti dopo 53 anni a causa dei costi d’affitto e di gestione diventati insostenibili. Ieri è stato il giorno del saluto. “Ma questa deve essere la festa dell’arrivederci, non della chiusura. Investiremo tutte le nostre energie per riaprire in un’altra sede. Per creare una libreria ancora più bella. Il vostro affetto ci aiuta e ci dà forza”. Ben accetto qualsiasi sostegno “perché possiamo ancora dare tanto a questa città”. Uno dopo l’altro nomina i suoi fedeli librai, amatissimi dai bambini, “che hanno dato l’anima: Fausto Boccati, Costanza Faravelli, Fulvia Grassi e Silvia Neri”. Senza dimenticare la mascotte acclamata dai piccoli come una star: la scimmietta pupazzo Giovedì.

La decisione “sofferta e inevitabile” è arrivata poco più di una settimana fa. La luce si spegnerà il primo agosto, con la speranza di trovare una nuova casa milanese al più presto (mentre resta la sede bresciana, in via San Bartolomeo).
Intanto si chiude un’epoca, con l’abbassarsi della cler di questa storica e rivoluzionaria libreria creata nel 1972 da Gianna Vitali e Roberto Denti proprio a Milano (quella di via Tadino è la terza sede). Qui trovarono terreno fertile per la primissima libreria d’Italia specializzata in letteratura per bambini e ragazzi. Una luce che era riuscita a illuminare pure i tempi bui della pandemia.
“Perché i libri sono una salvezza. Così come le librerie: i bimbi qui trascorrono anche ore, si nascondono negli angoli, si mettono a leggere tranquilli, per loro è uno spazio magico. Un’esperienza che non è neppure paragonabile a quella di un acquisto on line”, spiega al Giorno la presidente Gorgani.
“Qui sono passate generazioni di bambini, di insegnanti, di genitori, di bibliotecari. È una storia lunga e bella che non vogliamo finire”.