MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Leonka, scatta il gioco del cerino. Il sindaco Sala: “Lavoriamo per evitare che il ministero paghi tre milioni di euro per il mancato sgombero”

Fra le ipotesi il trasloco in via San Dionigi a Chiaravalle. Ma Fratelli d’Italia attacca il primo cittadino: “Sta mentendo, il responsabile dell’Interno ha già detto che si rivarrà sulle mamme dei disobbedienti”

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia

Milano, 31 gennaio 2025 – Sembra il gioco del cerino. A chi resterà acceso nelle mani e alla fine si brucerà? Al sindaco Giuseppe Sala? Al prefetto Claudio Sgaraglia? Al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi? Oppure ai leoncavallini, in caso di mancato sgombero e trasferimento? Sì, parliamo del centro centro sociale di via Watteau, occupato abusivamente dal 1994, sul quale Comune, Prefettura e disobbedienti stanno cercando di trovare una soluzione dopo che il Tribunale civile, lo scorso 9 ottobre, ha condannato il Viminale a risarcire tre milioni di euro ai proprietari dell’immobile di via Watteau, L’Orologio srl del gruppo Cabassi, per il mancato sgombero del centro sociale. E il ministero dell’Interno, a sua volta, ha fatto sapere all’associazione delle Mamme del Leonka che dovranno essere loro a pagare i tre milioni di euro nel caso in cui gli occupanti abusivi restassero in via Watteau.

Scenari sotto esame

Che c’entra il gioco del cerino? C’entra, perché ieri mattina il sindaco Giuseppe Sala prima ha fatto sapere che “stiamo analizzando alcune possibilità, segnatamente una”, cioè il trasloco del Leoncavallo in un capannone dismesso e con il tetto d’amianto da bonificare in via San Dionigi 117, a Porto di Mare, periferia sud della città, e poi ha aggiunto: “Alla minoranza (di centrodestra in Comune, ndr) che si lamenta del fatto che stiamo guardando altre realtà, chiederei di fare una verifica con il prefetto. Quello che noi stiamo facendo – sia chiaro – è anche nell’interesse del ministero dell’Interno e della Prefettura, visto che dopo le ultime decisioni giudiziarie il nostro Paese deve dare 30 mila euro al mese ai proprietari dell’immobile occupato di via Watteau (i Cabassi, ndr). Ci stiamo attivando per trovare una soluzione per noi ma anche nell’interesse della Prefettura. Tutto quello che sto facendo e che stiamo facendo è totalmente conosciuto dal prefetto”. 

Il ministro dell'Interno Piantedosi assieme al prefetto Sgaraglia
Il ministro dell'Interno Piantedosi assieme al prefetto Sgaraglia

Il ruolo del prefetto Sgaraglia

In altre parole, il primo cittadino dice ai partiti di centrodestra di rivolgersi a Sgaraglia, che a Milano è la cinghia di trasmissione con il Governo Meloni. La mossa di Sala, però, è contestata dal parlamentare di FdI Riccardo De Corato, il quale, in una nota, si dice convinto che “le affermazioni del sindaco sono sbagliate e non veritiere. Il Viminale ha già annunciato che si rivarrà sull’associazione delle Mamme del Leonka in caso di mancato sgombero del centro sociale di via Watteau”.