
Il centrosinistra sostiene Leone “Leo“ Missi con una coalizione ampia, che comprende la lista Rozzano per Missi sindaco, Movimento...
Il centrosinistra sostiene Leone “Leo“ Missi con una coalizione ampia, che comprende la lista Rozzano per Missi sindaco, Movimento 5 stelle, Alleanza verdi sinistra e Partito democratico. Avrebbe voluto un confronto pubblico con l’altro candidato, per discutere dei programmi davanti ai cittadini e offrire a Rozzano una scelta davvero consapevole il 25 e 26 maggio. Ma non è stato possibile.
Come intendete affrontare la questione abitativa e le criticità del quartiere Aler? "A Rozzano ci sono 475 appartamenti Aler vuoti. Vanno riqualificati e assegnati subito, soprattutto ai giovani e alle famiglie che affrontano ogni giorno una crescente emergenza abitativa. È una priorità assoluta. Per questo istituiremo un tavolo permanente con Aler, proprietario di un terzo delle abitazioni del nostro Comune. Serve una collaborazione vera, fattiva e costante su tutta la gestione del patrimonio Aler. Il nodo casa è legato a doppio filo al teleriscaldamento, oggi in mano a un privato con un contratto capestro di cinquant’anni che penalizza le famiglie. Un contratto che va rivisto, rinegoziato, messo in discussione: serve un modello trasparente, che tuteli i cittadini e non i profitti".
Quali progetti concreti per rendere Rozzano più sostenibile e sicura? "Posto che un aumento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio sia necessario, è evidente che la sicurezza non si garantisce solo con più agenti e repressione. In sei anni, la destra ha adottato soluzioni fallimentari, trasformando Rozzano in “zona rossa“, peggiorando la situazione. Droni, cani antidroga, elmetti, scudi e tenute antisommossa: tutto inutile. I rozzanesi hanno paura, il degrado è crescente, le loro case valgono meno, e i nostri giovani scappano altrove. Serve un cambio di paradigma: più educazione di strada, presenza costante nei quartieri, un presidio reale della polizia municipale, che torni a essere vicina e riconoscibile".
Cosa intendete fare per la salute della cittadinanza? "La salute comincia dal territorio. Dalle fragilità delle famiglie, che devono essere ascoltate e sostenute con servizi sociali capaci di lavorare sul campo. Servono più psicologi, logopedisti, operatori di prossimità, pronti a intervenire prima che il disagio diventi emergenza. Vogliamo una rete pubblica forte, umana, radicata nei quartieri. Sul fronte sanitario, metteremo in campo tutti gli strumenti disponibili per riportare i medici a Rozzano. E promuoveremo stili di vita sani a partire dalle scuole: mense con cibo di qualità, educazione alimentare, sport e prevenzione".
Ma.Sag.