GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Le ferrovie lombarde. Trenord tra ritardi nuovi treni e nomine. Spunta Caradonna

L’assessore Lucente in Consiglio regionale: "Voglio molto di più". E spingerebbe per sostituire Piuri col presidente di Ferrovienord.

Le ferrovie lombarde. Trenord tra ritardi nuovi treni e nomine. Spunta Caradonna

Le ferrovie lombarde. Trenord tra ritardi nuovi treni e nomine. Spunta Caradonna

Checchè se ne dica, i dati sulle performance di Trenord continuano ad essere sotto le aspettative, continuano a piacere poco anche agli stessi esponenti della maggioranza di centrodestra che governa la Regione. Ogni giorno viene recapitata alla direzione generale Trasporti di Palazzo Lombardia un rapporto che riassume l’andamento delle linee ferroviarie regionali, per l’esattezza un rapporto a semaforo: i ritardi di grave entità sono indicati in rosso, quelli più contenuti in giallo, mentre per le linee che hanno sostanzialmente rispettato la tabella di marcia si usa il verde. Il colore presente più del dovuto è il rosso e questo, fanno presente alcuni esponenti della maggioranza, oggi dà più fastidio di ieri per un motivo molto semplice: l’impatto dei nuovi treni, acquistati proprio dalla Regione con uno sforzo economico notevole, non si avverte o si avverte meno di quanto auspicato. Basta ricordare i dati diffusi di recente, relativi a novembre 2023, quando oltre metà delle linee di Trenord non ha rispettato gli standard di puntualità.

In questo contesto originano dichiarazioni pubbliche giocoforza all’insegna dell’equilibrismo: quelle rilasciate ieri in Consiglio regionale dall’assessore lombardo ai Trasporti, Franco Lucente (che non ha un compito facile) come già negli ultimi mesi, tra lettere di richiamo a Trenord e pagelle pienamente sufficienti al servizio di Trenord.

Ma c’è di più: il contesto appena descritto dà argomenti e ragioni a chi ambisce a ridisegnare, almeno parzialmente, la governance del trasporto ferroviario lombardo. Detto altrimenti: spinge Fratelli d’Italia, oggi decisamente sottorappresentata in FNM e in Trenord in confronto al suo consenso elettorale, a rivendicare più spazio, a partire dalle nomine. Il percorso è obbligato: nominare persone di propria fiducia ai vertici del Gruppo FNM perché poi se ne possano nominare altre di propria fiducia in Trenord, partecipata proprio dal Gruppo FNM in governance duale col Gruppo FS. Il bando di FNM si chiuderà il 9 febbraio, quindi si è ancora alla genesi ma secondo indiscrezioni – circostanziate, ma da prendere comunque come tali – lo stesso Lucente vorrebbe sostituire Marco Piuri, attuale amministratore delegato di Trenord, con Fulvio Caradonna, attuale presidente di Ferrovienord. Un piano che al momento si scontra con due difficoltà di non poco conto: Caradonna non è sostenuto da tutta Fratelli d’Italia, per lui, oltre a Lucente, spinge (solo) Marco Osnato. E, seconda difficoltà, Piuri, fresco di aumento salariale, gode di grande considerazione da parte del governatore Attilio Fontana. Si vedrà, quindi.

Ieri, come anticipato, Lucente è intervenuto in Consiglio regionale in replica ad una richiesta di informativa di Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle. "Confrontando i dati del 2023 abbiamo un miglioramento rispetto al 2019, ma non rispetto al 2022. Il 2023 – ha proseguito l’assessore – si è chiuso con dei problemi negli ultimi 4 mesi e, non lo neghiamo, c’è stato un peggioramento. A gennaio (2024 ndr) c’è stato un miglioramento ma voglio molto di più e voglio anche che si dia un’adeguata comunicazione ai pendolari quando ci sono ritardi e soppressioni. I ritardi – ha fatto sapere Lucente – sono imputabili per il 24% a carenze nel materiale rotabile, per il 7% a mancanza di materiali, per 14% alla gestione dei treni, per il 42% a cause esterne (vale a dire: maltempo, persone sui binari, incidenti in corrispondenza dei passaggi a livello ndr). I treni sono puntuali entro i 5 minuti di ritardo all’82%, all’88% entro i 7 minuti, al 96% entro i 15 minuti". Quanto alle nomine in arrivio, Lucente dice: "Quello che auspico è avere dirigenti capaci, pronti a migliorare l’azienda. È chiaro che qualcosa succederà: come in tutte le nomine e tutti i Consigli d’amministrazione che si susseguono, ci saranno conferme, riconferme e cambiamenti. Ma l’obiettivo fondamentale è che nella nuova governance ci sia la voglia, la capacità e lo stimolo di andare avanti e fornire un servizio efficace ed efficiente".