REDAZIONE MILANO

Le chat fra Sala e Boeri. Covid, Pd e “Quarto Stato“. Sei anni di retroscena

La nomina alla Triennale e la preoccupazione per i conti: "Eventificio in perdita". Il sindaco e la crisi politica del 2019: "Tatticamente parlo con Renzi, mischia penosa".

La nomina alla Triennale e la preoccupazione per i conti: "Eventificio in perdita". Il sindaco e la crisi politica del 2019: "Tatticamente parlo con Renzi, mischia penosa".

La nomina alla Triennale e la preoccupazione per i conti: "Eventificio in perdita". Il sindaco e la crisi politica del 2019: "Tatticamente parlo con Renzi, mischia penosa".

di Andrea GianniMILANO"Oggi finalmente ho visto bilanci Triennale. Abbiamo un buco da 10 milioni, una struttura elefantiaca e un eventificio che va in perdita ogni anno. Sono c...Ma ce la faremo. Hanno messo tutto sotto il tappetino". L’architetto Stefano Boeri, da poco nominato presidente della Triennale di Milano, il 4 marzo 2018 esprime così la sua preoccupazione sui bilanci del polo culturale milanese, in un messaggio WhatsApp al sindaco e amico Giuseppe Sala, che risponde: "Ce la faremo eccome. È una cosa importante per Milano. È importante per te. E io ci sono". Nelle settimane precedenti alla nomina si susseguono scambi di messaggi fra Boeri e Sala, agli atti dell’inchiesta sulla gestione dell’urbanistica milanese (sfociata nella richiesta di arresto per corruzione per l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, per il presidente di Coima Manfredi Catella e altre quattro persone, con Boeri e Sala tra gli indagati senza richieste di misure) sulla partita delle nomine. "Visto Maroni, molto tranquillo e positivo. Quando vuoi ti racconto", scrive Boeri a Sala il 3 gennaio 2018, riferendosi a un incontro con Roberto Maroni, che in quel periodo era presidente della Regione, morto nel 2022. Sala, lo stesso giorno, scrive che "è meglio avere Franceschini dalla nostra", riferendosi all’allora ministro della Cultura.

Una volta incassata la nomina alla presidenza della Triennale, con l’appoggio di Sala, Boeri esprime tutta la sua gioia: "Arrivata nomina ministero. Grazie Beppe del coraggio e dell’ostinazione...". Retroscena che emergono dalle chat, nella quali Boeri esprime il suo disappunto per la "disparità distribuzione fondi" da parte del ministero guidato da Franceschini, perché "ha appena dato un milione a Maxxi per fotografia quando noi gestiamo a fatica unico museo nazionale (Cinisello). Te lo segnalo perché mi aspetto reazioni da Roma". L’archistar sollecita anche il sindaco sul tema della sicurezza. "La situazione di notte fuori dalla Triennale è diventata insostenibile. Provare con i militari? Davvero non vorrei che ci scappasse il morto (vedi stanotte figlio di Simona Ventura)", scrive il primo luglio 2018 riferendosi a un fatto di cronaca, l’accoltellamento fuori dalla discoteca Old Fashion del figlio di Simona Ventura e dell’ex calciatore Stefano Bettarini. "L’ho già detto alla Scavuzzo – risponde Sala riferendosi all’allora assessora alla Sicurezza – domani parlo personalmente con il questore". L’architetto si lamenta, poi, per la presenza di senzatetto a Milano: "Bisognerebbe dire a Majorino che più trattiamo coi guanti homeless più ne arrivano. C’è una costante migrazione verso Milano". Il 16 febbraio 2019, Boeri delinea una sua idea a Sala: trasferire il Quarto stato di Pelizza da Volpedo nel salone d’onore della Triennale. "É nel cuore dei milanesi e oggi nascosto in una rampa del Museo del Novecento", scrive. Sala prende tempo: "Fammici pensare". Scambi, costanti, che riguardano anche vicende personali. In una chat, postando l’articolo sul problema legato a un cantiere, Boeri fa riferimenti ad Ada Lucia De Cesaris, ex assessora della Giunta Pisapia di cui anche lui faceva parte con le deleghe alla Cultura. I due parlano di politica. "Bisogna che qualcuno rompa gli indugi e crei qualcosa a sinistra", scrive Sala a Boeri il 10 agosto 2019. "Io sto fermo ma in questo momento (tatticamente) mi parlo con Renzi per evitare il voto". Boeri risponde che "fai benissimo a parlare con Renzi". Il giorno successivo, Boeri consiglia a Renzi di "stare fuori dalla mischia penosa dentro e attorno il Pd". E lui replica: "Hai ragione. Mi stanno chiedendo di parlare ma con la scusa che sto via me ne sto zitto".

Poi arriva la pandemia, i drammatici giorni dei primi contagi. Boeri, nell’incertezza di quel periodo, propende per chiudere. "Problema è che Fontana e Gallera sono imbarazzanti e non credibili – scrive Boeri a Sala il 23 febbraio 2020 – mi sa che devi diventare tu il riferimento...brutta storia". Il 14 ottobre 2020, quando la Lombardia è travolta da una nuova ondata di contagi, Boeri consiglia di chiudere le scuole. "Su scuole non penso sia giusto, i ragazzi non prendono il contagio lì", replica Sala. Boeri, novembre dello stesso anno, parla di "Regione disastro totale". Poi arriva la ricandidatura di Sala per il secondo mandato, e l’architetto esprime tutto il suo sostegno all’amico nella campagna elettorale. Parlano del Salone del mobile, che nel 2021 è saltato. Della Torre dei Moro, distrutta da un rogo ad agosto dello stesso anno. "Io li sto aiutando con l’ipotesi di tenere torre e naturalizzarla", scrive Boeri a Sala dopo un incontro con i residenti rimasti senza casa. E si torna alla politica, con la caduta nel 2022 del Governo Draghi. "Secondo te nasce qualcosa al centro?", chiede Boeri a Sala. "In cosi poco tempo?", replica il sindaco. "Liste vanno depositate 35 giorni prima del voto".