GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

L’ultimatum di Aler ai morosi: "Piano di rientro o sfratto"

L’azienda lascia agli inquilini 120 giorni per aderire alla rateizzazione del debito. Di Marco (M5S): c’è un’emergenza sanitaria, non è il momento, scadenza troppo vicina

di Giambattista Anastasio

Centoventi giorni per concordare un piano di rientro dal debito altrimenti si avvieranno le procedure legali del caso, compresa la decadenza dell’assegnazione dell’alloggio. Questo è quanto si legge nelle lettere che Aler sta inviando in questi giorni a centinaia di famiglie in arretrato con il pagamento del canone d’affitto. Il calcolo dei 120 giorni parte dal momento in cui si è ricevuta la missiva, quindi il termine ultimo per aderire al piano di rientro è fine settembre. Un’iniziativa, questa, che secondo Aler va incontro alle famiglie in difficoltà. Di diverso avviso Nicola Di Marco, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che sottolinea come la crisi indotta dalla pandemia sia tutt’altro che alle spalle e come 120 giorni, in un momento simile, sian pochi.

"Quest’Azienda in collaborazione con le organizzazioni sindacali dell’utenza ha rinnovato un importante accordo per il recupero della morosità degli inquilini. Questo – si sottolinea nella lettera – è un accordo estremamente importante e tutelante per i nuclei famigliari che hanno evidenziato difficoltà nei pagamenti di questi ultimi mesi caratterizzati dall’emergenza sanitaria. Nell’ambito di tale accordo sono state ridefinite misure che consentono la sottoscrizione di piani di rientro sostenibili e quindi la possibilità di regolarizzare la posizione contabile con la scrivente Azienda restituendo serenità e dignità a tante famiglie che vivono in una situazione di bisogno (...). Come lei potrà immaginare questo accordo per l’Azienda presenta un grande interesse per garantire l’erogazione di servizi essenziali nein propri stabili". Seguono i dettagli relativi al debito contratto dall’inquilino, l’invito a sottoscrivere il piano "entro i prossimi 120 giorni" e il monito: "Ci spiace dover precisare che nel caso in cui Lei non dovesse aderire a quest’ultimo invito dovremo necessariamente avviare o portare a termine le procedure legali nei suoi confronti, compresa la decadenza dell’assegnazione".

Da qui l’intervento di Di Marco: "Siamo d’accordo con i piani di rientro, creati proprio per andare incontro a chi è in maggiore difficoltà. Non capiamo, però, come sia possibile mandare queste lettere nel pieno dell’emergenza sanitaria. Non siamo ancora venuti fuori dalla pandemia. Sembra un’ingiustizia, per gli inquilini delle case popolari, avere termini così stretti per concordare con Aler un piano di rientro, minacciando altrimenti la decadenza dell’alloggio. In molti, durante questa emergenza sanitaria, si sono ritrovati senza lavoro. E sembra assurdo che Aler faccia una richiesta del genere. Da mesi la Lega, col suo leader Matteo Salvini, chiede a Roma l’anno bianco fiscale. Continuano a fare propaganda abbandonando di fatto i più deboli, come gli inquilini delle case popolari. Chiediamo di prorogare i termini stabiliti dall’Azienda per concordare il recupero della morosità". A replicare è Alessandro Mattinzoli, assessore regionale alla Casa: "Se vogliamo avere un quadro chiaro di dove sia necessario investire le risorse che arriveranno nei prossimi mesi, bisogna programmare e capire dove ci sia più sofferenza. Il piano di rientro e i termini per esso previsti vanno in questa direzione".

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