SIMONA BALLATORE
Cronaca

Stroncato da malore a 21 anni, laurea alla memoria di Lorenzo Veduti: “Brillante e appassionato, era fonte d’ispirazione per la classe”

Tutto era pronto: esami superati, tesi rilegate. Poi la tragedia. Ma la Cattolica non dimentica il suo studente. La pergamena consegnata alla mamma, che la stringe a sé. Il suo messaggio: “Valorizzare le eccellenze”

Il “Graduation Day“ di Scienze bancarie dedicato alla memoria di Lorenzo Veduti (Credits: Università Cattolica)

Il “Graduation Day“ di Scienze bancarie dedicato alla memoria di Lorenzo Veduti (Credits: Università Cattolica)

Milano – Tutto era ormai pronto: esami superati, senza perdere tempo e sempre brillantemente, tesi rilegata. Il nome di Lorenzo compariva già nell’elenco dei protagonisti del “Graduation day“ di Scienze bancarie all’Università Cattolica di Milano: il giorno della laurea - tanto atteso - si avvicinava sempre più. Purtroppo però, a metà giugno, il suo cuore ha smesso di battere: se n’è andato all’improvviso, all’età di 21 anni, per un malore. La sua università non lo dimentica però e lo laurea alla memoria. Lo hanno chiesto subito i suoi compagni, si è immediatamente attivato il preside della Facoltà, Giovanni Petrella. Lorenzo Veduti aveva già consegnato l’elaborato finale al suo relatore, il professor Catalin-Florinel Dragomirescu-Gaina. Per chiudere in bellezza il percorso accademico in Scienze bancarie finanziarie e assicurative, all’università Cattolica di Milano, aveva scelto di dedicarsi al fondo sovrano norvegese Norges Bank Investment Management. Amava le discipline economico-finanziarie ed era così appassionato a quel mondo da essere entrato a far parte anche dell’associazione Canova Giovane, l’ala del club di manager, professionisti e imprenditori, dedicata agli under 35.

“È stata una tragedia improvvisa in un periodo in cui Lorenzo stava chiudendo un percorso ed era già proiettato verso la parte successiva – sottolinea il professor Petrella –: era già iscritto alla sessione di laurea ed era appena stato ammesso anche a un programma di master a Londra”. La notizia della sua morte ha sconvolto tutti: ai funerali, il 21 giugno, i compagni di classe si sono subito avvicinati al preside. “E adesso per la laurea come si fa? È la sua laurea”. E così è stato, con un gesto nato spontaneamente, sentito. Il preside si è subito attivato per verificarne la possibilità dal punto di vista giuridico. È stata così conferita la laurea triennale alla memoria in Economia dei mercati e degli intermediari finanziari, che è stata consegnata nelle mani della sua mamma, Salvatrice, commossa: ha stretto a sé la pergamena, il certificato di laurea del figlio, mentre ex compagni e professori la abbracciavano con un intenso applauso e pensavano a Lorenzo, a tutti i sacrifici fatti fin qui. Gioia e dolore nella stessa aula magna, vissuti con la stessa intensità. Con la mamma e il papà di Lorenzo che applaudivano i suoi compagni. Hanno voluto esserci, si sono fatti forza.

“Un momento di immensa commozione, voluto fortemente dall’ateneo per esprimere l’affetto e la vicinanza profondi dell’intera comunità accademica alla famiglia Veduti, colpita dalla grave e inaspettata perdita – ricordano dalla Cattolica –. Ma soprattutto per ricordare Lorenzo, brillante studente iscritto al terzo anno, perfettamente in regola con gli esami, tutti conseguiti con risultati eccellenti”. Con occhi lucidi Salvatrice ha ringraziato i professori, il preside e la rettrice Elena Beccalli. Non è solo un attestato di laurea, attorno alla famiglia si è stretta una classe. “Espressione che spesso ci sembra lontana dal mondo universitario, ci rievoca le medie e le superiori – ricorda Petrella –. Ma Lorenzo è riuscito a creare attorno a sé una vera classe. I compagni ricordano quanto fosse fonte di aiuto per il gruppo, i professori i suoi interventi in aula. Io il suo viso nei chiostri”. È stato d’ispirazione anche per i giovani dell’associazione Canova: in uno dei suoi ultimi interventi Lorenzo aveva parlato del “Bello Ben fatto“, “un richiamo alla storia e alla cultura del Made in Italy, nel processo di creazione di valore e di finanziarizzazione delle nostre eccellenze”. “La scomparsa di Lorenzo è stata un pugno nello stomaco per tutti, la abbiamo vissuta con sgomento, abbiamo ascoltato testimonianze emozionanti sulla sua vita – ricorda ancora il preside –. Con questo spirito ci siamo ritrovati nel giorno che abbiamo ritenuto più giusto per lui: è stato il giorno della laurea di Lorenzo”.