BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Nuovi ponti sull’Adda, è scontro: "La Regione non vuole ascoltarci"

Trezzo, polemica tra i sindaci della zona e l’assessora Trezzi: "Non ci ha incontrato". La replica: "Solo un malinteso"

Il ponte sull’Adda di Trezzo

Il ponte sull’Adda di Trezzo

Per i sindaci uno sgarbo istituzionale, per l’assessore nulla di tutto ciò. Quattrodici amministratori fra hinterland, Brianza e Lecchese si sono sentiti come chi ha preso una porta in faccia davanti "al diniego di incontro", ma Claudia Maria Terzi, delega in Regione alle Infrastrutture, non ci sta: "Mi sembra il telefono senza fili, alla fine della catena la parola viene travisata".

Al centro del caso, le grandi infrastrutture che cambieranno la viabilità all’incrocio fra le tre province attorno al problema dei problemi: i ponti sull’Adda e "il plurale non è un caso - spiegano primi cittadini, fra i quali Diego Torri, alla guida di Trezzo – l’assessore ha presentato un altro viadotto ai colleghi della Bergamasca, sponda orientale del fiume, che prende corpo nel tratto Trezzo-Capriate, due soluzioni possibili tutte da discutere, in aggiunta al sostituto del ponte San Michele di Paderno-Calusco, (stradale e ferroviario) da mandare in pensione entro il 2030".

Nodi che da mesi fanno fibrillare l’area "per le ripercussioni che questi cambiamenti avranno e avremmo voluto avere da Terzi il quadro complessivo per non procedere in ordine sparso, ma con una visione d’insieme. Contiamo sulla regia regionale".

"Vista la portata degli interventi, la complessità delle criticità viabilistiche e la delicatezza dei contesti paesaggistici e ambientali dell’area - ancora i sindaci - i Comuni ritengono indispensabile un coordinamento trasparente e un coinvolgimento formale di tutte le amministrazioni coinvolte". Un modo anche per formulare osservazioni più puntuali sulla soluzione per sostituire il ponte San Michele, "in parallelo, infatti, era stata richiesta la sospensione di 30 giorni dei termini del dibattito pubblico su questa infrastruttura per permettere a cittadini, enti e comitati di formulare proposte alla luce di una visione complessiva dei progetti in programma da parte di Rfi e Pirellone. Proroga che è stata riconosciuta dalle ferrovie".

"Non ho mai negato l’incontro ai primi cittadini – replica l’assessore - nella mia lettera riporto i fatti, che evidenziano la volontà e la necessità di andare avanti uniti nel trovare una soluzione condivisa sul nuovo ponte San Michele. In merito poi al nuovo ponte sull’Adda ho chiarito nuovamente che è integrativo e non sostitutivo".

Tutto vero ma per le amministrazioni il problema è un altro: "Non meritiamo di essere ascoltati?".

"Nessuno si senta escluso in relazione al nuovo ponte dell’Adda – conclude Terzi – Ancora allo stato embrionale, ho visto in prima battuta i comuni della bergamasca con l’intenzione di coinvolgere successivamente anche quelli della sponda occidentale del fiume".