
La nuova scuola Brocchi ha aperto ieri i battenti in zona Lampugnano- Gallaratese La si attendeva dal 2017
Milano ha di nuovo la sua scuola “Brocchi“: demolita nel 2018 e ricostruita da zero, dopo la bonifica dei terreni e il fallimento della prima impresa, i lavori erano ripartiti nel 2022. Tornano a “casa“ gli alunni della primaria, che erano stati trasferiti in via Quarenghi già nel 2017. E a rientrare sono pure gli alunni della King: qui la chiusura si era resa necessaria due anni fa, per sistemare il tetto e non solo. Gli interventi hanno previsto l’impermeabilizzazione della copertura con ricostruzione dei pluviali e il rifacimento delle guaine; una rete antisfondellamento nelle aule e il rivestimento acustico, il rifacimento dell’impianto elettrico, la tinteggiatura e una nuova illuminazione, per circa due milioni di euro di investimento.
Mentre cominciano le lezioni degli alunni delle primarie e delle medie, entrano a pieno ritmo le attività negli asili e nei nidi. La capienza nei nidi e nelle sezioni primavera comunali è di 8.303 posti, nelle scuola materne si contano invece 19.083 posti (tra strutture proprie o accreditate). "Grazie all’apertura di nuove sezioni primavera e alla riorganizzazione dei servizi, siamo riusciti a iniziare l’anno educativo con una lista d’attesa di molto inferiore rispetto agli anni precedenti – spiega la vicesindaco Anna Scavuzzo, assessora all’Istruzione –. Ad oggi sono ancora 1.559 i bambini e le bambine che aspettano un posto nei servizi 0-3 gestiti dal Comune di Milano, a fronte di una ottantina di posti ancora disponibili, oltre a quelli che si potrebbero liberare con la chiusura degli accetta e rinuncia dei giorni scorsi". Fino a novembre scorreranno ancora le graduatorie. "Anche la situazione delle scuole dell’infanzia è positiva – fa i conti Scavuzzo –: sono 144 i bambini e le bambine in lista d’attesa, a fronte però di circa 1.400 posti ancora disponibili che, con le fasi di accetta e rinuncia e con i prossimi scorrimenti graduatoria, contiamo possano rispondere alle esigenze della maggior parte delle famiglie in lista d’attesa".
Complice di questo taglio delle liste d’attesa è però anche l’inverno demografico, che si sta facendo sentire forte nelle scuole dell’infanzia e che è arrivato alle superiori: "È indubbio che il calo demografico stia influenzando la diminuzione delle liste d’attesa rispetto agli anni scorsi – conferma la vicesindaco –, ma penso che sia anche importante riconoscere il grande lavoro portato avanti dalla nostra amministrazione e dagli uffici per riorganizzare i servizi". Resta il nodo educatori: "Nonostante il Comune di Milano sia impegnato a mettere a disposizione le risorse necessarie all’assunzione di educatrici ed educatori (anche in questi giorni è disponibile un bando di reperimento), manca ancora un riordino delle norme sui titoli di studio che possa permettere di dare stabilità e giusto riconoscimento a queste figure professionali, così importanti per i primi 1.000 giorni di bambini e bambine".
Simona Ballatore