
"Praticare sport in modo intensivo è uno dei migliori allenamenti per le nostre funzioni cognitive. E gli sport d’invasione (come...
"Praticare sport in modo intensivo è uno dei migliori allenamenti per le nostre funzioni cognitive. E gli sport d’invasione (come calcio, basket, pallamano, pallanuoto e rugby) vincono sugli altri per un effetto specifico sull’attenzione selettiva basata su caratteristiche visive", così Luisa Girelli (nella foto), docente di Neuropsicologia e neuroscienze cognitive spiega i risultati dell’ultimo studio dell’Università di Milano-Bicocca, pubblicato sulla rivista “Psychology of Sport and Exercise”. I ricercatori hanno proposto ad alcuni atleti due esperimenti per capire come le richieste cognitive di diversi sport – in particolare gli sport d’invasione rispetto a quelli non d’ invasione (tipicamente quelli dove una rete divide il campo e le squadre non condividono lo spazio di gioco) – influenzano l’attenzione basata sulle caratteristiche visive (Feature-based Attention) e quella spaziale (Spatial-based Attention).
Nel primo esperimento, 20 atleti di basket e 20 partecipanti di controllo, equamente suddivisi per sesso, hanno completato due compiti: uno di ricerca visiva per valutare l’attenzione basata sulle caratteristiche visive e uno per misurare l’attenzione spaziale. "I risultati hanno evidenziato che gli atleti di sport di invasione mostrano una maggiore capacità di attenzione basata sulle caratteristiche visive, mentre non sono state riscontrate differenze significative nel compito che valuta l’attenzione spaziale", spiega Luca Bovolon, tra gli autori dello studio.
Lo stesso esperimento è stato poi replicato con 22 giocatrici di pallavolo (sport non d’invasione) e 23 partecipanti di controllo. I risultati in questo caso non hanno mostrato differenze di gruppo nelle misure attentive, "rafforzando l’ipotesi che le richieste cognitive proprie degli sport di invasione modellano e affinano le capacità di attenzione selettiva, in particolare basata sulle caratteristiche visive", spiegano i ricercatori. Distinguere rapidamente le maglie degli avversari da quelle dei compagni è importante negli sport d’invasione, come il basket, dove le squadre condividono lo stesso spazio di gioco: è un’abilità e una strategia cognitiva che si può allenare quindi. E che può aiutare, non solo sul campo.