
Gli internazionali sono aumentati del 10% nell’ultimo biennio, rappresentano il 7,4% degli iscritti. Lo studio delle potenzialità e degli ostacoli alla permanenza: burocrazia e barriere linguistiche.
Le università milanesi e la Lombardia attraggono studenti dall’estero. Potrebbero farlo ancora di più e trattenere i giovani talenti, ma il peso della burocrazia deve essere ridotto e la lingua è ancora un freno, anche se aumentano i corsi in inglese. A mostrarlo, dati alla mano, è l’ultima ricerca di Assolombarda in collaborazione con gli atenei e con Milano & Partners.
I numeri, prima di tutto. Gli studenti internazionali iscritti (nell’anno 2022-23) ai corsi di laurea e post-laurea degli otto atenei della città metropolitana di Milano sono 17.166, con una crescita del 9,6% rispetto al biennio precedente. La quota di studenti internazionali, sul totale degli universitari è del 7,4%. Sotto la lente i fattori che influenzano le scelte di carriera.
"I dati confermano, in modo chiaro, la capacità degli atenei milanesi di attrarre studenti internazionali da tutto il mondo – sottolinea Monica Poggio, vicepresidente di Assolombarda con delega a Capitale Umano, Università e Ricerca –. Il merito va alla qualità dei percorsi di studio e all’utilizzo sempre più diffuso della lingua inglese nella didattica. La prossima sfida, la cui ricaduta sarà anzitutto a beneficio delle imprese del territorio, è riuscire a inserirli nel mercato del lavoro locale una volta concluso il percorso formativo. La loro permanenza è fondamentale per rispondere, attraverso il loro talento e le loro competenze, alla domanda di professionalità altamente qualificate espressa dalle aziende".
Nel documento si evidenziano i punti di forza del sistema universitario milanese: reputazione, offerta formativa in lingua inglese, programmi internazionali e accesso a borse di studio. "La rete degli atenei fa della nostra regione una delle mete più ambite in Europa per la formazione – spiegano da Assolombarda –. Tuttavia, nel momento del passaggio al mondo del lavoro, la transizione professionale è ostacolata da barriere linguistiche, burocratiche e di sostenibilità economica. In questo contesto, Assolombarda, università, le istituzioni del territorio hanno avviato una riflessione articolata in tre macroaree strategiche, che mirano a rafforzare l’intero ecosistema dell’attrattività e della permanenza".
Una delle leve fondamentali è l’integrazione culturale e linguistica. "L’obiettivo è quello di permettere agli studenti internazionali di acquisire fin da subito strumenti linguistici e conoscenze fondamentali sul contesto sociale, economico e lavorativo italiano". Altre leve sono l’orientamento, il superamento degli ostacoli burocratici e la sostenibilità economica della permanenza in Italia.