ROBERTA RAMPINI
Cronaca

L’Archivio De Vecchi diventa "bene storico"

Il tesoro custodito nelle sale di Villa Medici è composto da lettere, diari di viaggio, mappe e oggetti personali raccolti in tutto il mondo

di Roberta Rampini

La Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia ha riconosciuto l’Archivio della famiglia De Vecchi come "bene di interesse storico". Il prestigioso Archivio custodito nelle sale di Villa Medici, in vicolo Pomè, è composto da lettere, diari di viaggio, mappe, registri, oggetti personali e manufatti raccolti in tutto il mondo, che raccontano le vicende della famiglia De Vecchi, facoltosa casata milanese proprietaria della villa dalla metà del XVII secolo agli anni Cinquanta del XX. Il riconoscimento da parte della Sovrintendenza è arrivato dopo anni di studio e valorizzazione dell’Archivio da parte della giovane ricercatrice Alice Bitto e della sua famiglia, attuale proprietaria. Carte e oggetti testimoniano la storia avventurosa di una famiglia molto legata alle vicende che hanno portato alla nascita dell’Italia, tra moti risorgimentali, guerre mondiali e viaggi in oriente, dove ci sono esploratori, crocerossine e naviganti. Tra loro Felice De Vecchi e Carolina De Vecchi. Il riconoscimento della Sovrintendenza non è un semplice atto formale ma un passaggio che riconosce l’interesse pubblico di questi beni, la necessità di conservarli e di condividerli con la collettività. "Per il Comune di Rho è un onore la presenza di questo patrimonio archivistico ben conservato e ricco di storie affascinanti: lettere e diari, ma anche documenti sull’agricoltura, sul vino prodotto, mappe dei corsi d’acqua, registri di impresa - dichiara l’assessora alla Cultura Valentina Giro - un ringraziamento alla famiglia Bitto, che in questi anni ha salvato questo patrimonio con rara sensibilità e attenzione, e che ora continua a lavorare per valorizzarlo e renderlo fruibile".

Parte della collezione era stata esposta nell’ottoin Villa Burba. Ma il lavoro di inventariazione da parte della ricercatrice continua: Alice dopo gli studi in Filosofia ha conseguito una seconda laurea in Archivistica e iniziato il percorso della Scuola di Specializzazione in Beni archivistici e librari presso l’Università La Sapienza. Ora oltre alla tutela l’obiettivo è quello di restituire alla conoscenza collettiva un pezzetto di storia del nostro Paese.