ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

La posa della prima pietra il 19 maggio 1956. Col presidente Gronchi e il futuro Papa Paolo VI

Un’opera che ha contribuito, anche simbolicamente, a unire il Nord e il Sud dell’Italia. I lavori per l’Autostrada del Sole...

Un’opera che ha contribuito, anche simbolicamente, a unire il Nord e il Sud dell’Italia. I lavori per l’Autostrada del Sole...

Un’opera che ha contribuito, anche simbolicamente, a unire il Nord e il Sud dell’Italia. I lavori per l’Autostrada del Sole...

Un’opera che ha contribuito, anche simbolicamente, a unire il Nord e il Sud dell’Italia. I lavori per l’Autostrada del Sole iniziarono il 19 maggio 1956 con la posa della prima pietra del cantiere, all’altezza di San Donato Milanese, da parte dell’allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Presente anche l’arcivescovo di Milano Giovan Battista Montini, futuro Papa Paolo VI. I primi cento chilometri, fino a Parma, vennero completati l’8 dicembre 1958. Otto anni dopo l’avvio dei lavori, il 4 ottobre 1964, Aldo Moro inaugurò l’A1 all’altezza del casello di Firenze Nord. Il nuovo serpentone d’asfalto portò con sé una profonda riorganizzazione della viabilità locale, a partire dal nodo di Milano: fu così che nacquero le tangenziali Est e Ovest. Nel 1953, quando iniziò la progettazione dell’Autostrade del Sole, in Italia esisteva un veicolo ogni 52 abitanti e questo spiega perché, nel primo anno di vita, il tratto Milano-Bologna era attraversato da circa 6000 veicoli al giorno, di cui il 21% era costituito da mezzi pesanti. Dieci anni dopo, con lo sviluppo economico del Paese e la maggiore diffusione delle auto, il dato passò a 1 veicolo ogni 33 abitanti e i chilometri percorsi lungo lo stesso tratto furono 863,3 milioni, pari a oltre 12 mila veicoli al giorno. Nel 1990 i veicoli che attraversavano l’A1 dal capoluogo lombardo a quello emiliano erano saliti a 40.000 al giorno, di cui il 27% era costituito da mezzi pesanti.

A.Z.