
"Camilla era la nostra cagnolina meticcia di 10 mesi che avevamo adottato dopo un passato di maltrattamenti. Non c’è più da domenica. Il veterinario è stato chiaro: morta per avvelenamento". Lo raccontano Roberto Gorla, 48enne residente nel quartiere Corvetto, e la moglie Roberta, di 37 anni. "Chi ha ucciso la nostra Camilla ha distrutto anche me – dice la donna –. Lei è stata il mio conforto: avevo un tumore e mi faceva sorridere nonostante il dolore. Non era “solo un cane“. Non so se riuscirò mai a riprendermi dalla sofferenza per questa perdita immensa".
La cagnolina, stando al racconto, ha iniziato a star male appena uscita dall’area cani di via San Dionigi, a pochi passi dalla scuola Itsos Albe Steiner, venerdì pomeriggio. Il sospetto è che abbia ingerito qualcosa di tossico lì dentro o nelle immediate vicinanze, "perché prima stava benissimo". In attesa di avere il referto, i Gorla hanno già messo in allerta gli altri proprietari di cani e nei prossimi giorni sporgeranno denuncia contro ignoti, "cosa che non abbiamo ancora fatto – sottolineano – perché come se non bastasse abbiamo avuto un grave lutto in famiglia, in contemporanea".
Intanto la notizia, pubblicata sulla social street “Corvetto, v.le Lucania, p.zza Bologna“, scuote la zona. Al momento nessuno ha visto tracce di bocconi "sospetti" ma "dobbiamo stare molto attenti. Purtroppo è già capitato che alcuni animali mangiassero polpette avvelenate, nel quartiere. Chiediamo le telecamere attorno alle aree cani per scoraggiare nuovi raid e per individuare eventuali futuri responsabili. Chi odia gli animali non deve più poter far loro del male", il commento di tutti i padroni di cani interpellati, che da tre giorni si sono stretti attorno alla famiglia Gorla. "Io ho paura di quello che potrebbe succedere ai miei cagnolini. Ci vogliono controlli mirati", sottolinea Graziella, tra gli habituè di via San Dionigi. Intanto, Gorla ripercorre tutte le tappe della vicenda.
"Venerdì ho portato in area cani Camilla più gli altri due nostri cagnolini maltesi. Tutti e tre hanno giocato come sempre ma, appena siamo usciti dal cancello, Camilla ha iniziato a vomitare". Poi, sempre a detta del padrone, sembrava essersi ripresa. "Ma sabato è peggiorata. Così l’ho portata in clinica. Le analisi riportavano valori sballati di bilirubina e globuli bianchi: “Avvelenamento“, mi hanno subito detto i veterinari. Camilla è poi rimasta ricoverata in gravi condizioni. Domenica, se n’è andata". A metà febbraio, un altro cagnolino era deceduto dopo aver ingerito una polpetta avvelenata nell’aiuola di fianco alla pensilina del bus in fondo a via Ravenna, poco distante.
Marianna Vazzana