BARBARA CALDEROLA
Cronaca

La magia cammina sull’Adda. Tra letteratura e gioielli liberty

Itinerari lungo il fiume, a piedi e in bici, per riscoprire tesori artistici e bellezze naturali

Itinerari lungo il fiume, a piedi e in bici, per riscoprire tesori artistici e bellezze naturali

Itinerari lungo il fiume, a piedi e in bici, per riscoprire tesori artistici e bellezze naturali

Gli amanti della letteratura non potranno che partire dal "laghetto" citato da Alessandro Manzoni ne “I promessi sposi“, lo sguardo che s’allunga davanti ai vecchi lavatoi di Trezzo: il punto esatto in cui la grande ansa del fiume è dominata dall’imponente mole del Castello Visconteo, ai suoi piedi, la centrale idroelettrica Taccani voluta dall’industriale Cristoforo Benigno Crespi e progettata dall’architetto Gaetano Moretti. Capolavoro del Liberty, la “cattedrale dell’energia“ rimane una delle testimonianze più interessanti della Rivoluzione industriale lombarda.

Pedalando si può poi costeggiare il fiume alla scoperta della Rocchetta, il santuario-gioiello di origine romanica dei Carmelitani Scalzi, e delle chiuse leonardesche, immersi nelle stanze dell’Ecomuseo Adda dedicato al grande genio rinascimentale. La vetrina all’aria aperta offre angoli mozzafiato. Senza scordare Vaprio, con i suoi palazzi, unico nel suo genere il percorso lascerà i neofiti a bocca aperta fra vestigia celtiche, longobarde e romane, opere idrauliche della bonifica benedettina, rocche medievali, chiese, dipinti e affreschi, filatoi e opifici cotonieri di inizio secolo, e infine il villaggio operaio di Crespi, tesoro Unesco.

Merita una visita anche il Castello di Cassano, antico baluardo a difesa del valico dell’Adda, il primo documento che lo cita risale all’877, ma è dopo il mille che entra nell’orbita dei Visconti e degli Sforza e acquisisce quel fascino che lascia il turista di stucco. Guardiano immobile di questo scorcio d’Italia da più di 10 secoli.