NICOLA PALMA
Cronaca

Il raid al bowling e la folle fuga sulla Alfa Mito: a 180 chilometri in tangenziale. Al volante un 15enne

Gratosoglio, in quattro inseguiti dai carabinieri: in manette due minorenni rom

Nell'inseguimento impegnate più auto del Radiomobile

Nell'inseguimento impegnate più auto del Radiomobile

Milano, 17 maggio 2025 –  Il tentato furto in un bowling di Pieve Emanuele. Il rientro a casa e la fuga all’alt dei carabinieri. La corsa a velocità folli in tangenziale, con una punta massima di 180 chilometri orari, e le manette per due dei quattro passeggeri dell’Alfa Mito intestata a un prestanome, un quindicenne e un sedicenne entrambi legati a famiglie rom della zona di Chiesa Rossa.

Partiamo dalla fine. Alle 3.40 di ieri, due carabinieri di due equipaggi del Radiomobile incrociano l’auto di colore blu in via dei Missaglia angolo Boifava: il conducente salta un semaforo rosso in direzione piazza Abbiategrasso. A quel punto, i militari gli intimano di fermarci, ma lui accelera. Le gazzelle stanno dietro alla Mito, che all’improvviso sterza e imbocca contromano prima via Bellamino e poi via Dudovich per ritrovarsi in via dei Missaglia direzione Rozzano.

Un’altra macchina del pronto intervento aspetta la Mito all’incrocio con via Baroni, di traverso per interrompere la fuga; alla fine, l’autista della gazzella deve fare retromarcia per evitare la collissione, visto che l’Alfa Romeo arriva a tutta velocità. Negli stessi secondi, uno dei passeggeri getta in strada un piccone di grosse dimensioni, cercando di colpire l’auto degli inseguitori. A Rozzano, la Mito si infila nella tangenziale ovest e inizia a zigzagare pericolosamente tra i veicoli; prima di uscire alla rampa di Cusago, l’auto dei fuggitivi raggiunge i 180 orari. Sul cavalcavia Luraghi, vicino al quartiere degli Olmi, la Mito va in testacoda, ma poi una fumata bianca costringe il conducente ad arrestare la marcia: il motore non ha retto. Scendono in quattro e provano a scappare a piedi, ma vengono subito bloccati: i carabinieri fermano il conducente A.S., 15 anni, il passeggero del sedile anteriore B.D., 17 anni, e i due passeggeri dei sedili posteriori, M.B. di 16 anni e T.B. di 13 anni. Solo in seguito, i militari scoprono che quella macchina è stata immortalata alle 2.40 in via Buozzi a Pieve Emanuele: lì i quattro hanno forzato la porta di un bowling con il piccone e sono entrati, senza sapere che i dipendenti avevano svuotato il registratore di cassa a fine giornata.

Un’ora dopo, il secondo tempo al Gratosoglio. A valle degli accertamenti investigativi, i carabinieri arrestano il quindicenne e il diciassettenne per tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale e li portano al Beccaria, come disposto dalla pm di turno della Procura dei minori Miriam Iacoviello; il tredicenne, non imputabile perché di età inferiore a 14 anni, viene riaffidato alla madre. Per il quarto, scatta la denuncia a piede libero per gli stessi reati affibbiati ai presunti complici. Dagli accertamenti sulla targa della Mito, emerge che il veicolo è intestato a un pluripregiudicato di 48 anni residente a Giugliano, in provincia di Napoli, intestatario di decine di auto e moto.