MARIANNA VAZZANA
Cronaca

La (ex) gioielleria delle scommesse. Locali deserti, chiusa “Elysium“

Per la Finanza il pagamento dei debiti di gioco veniva mascherato con la simulata vendita di orologi. Coinvolti calciatori di serie A. Ai domiciliari i 5 che "gestivano il sistema". Del negozio resta solo l’insegna.

Gli spazi di via Pergolesi, ex sede di Elysium, con le vetrine vuote (Foto Fasani/Ansa)

Gli spazi di via Pergolesi, ex sede di Elysium, con le vetrine vuote (Foto Fasani/Ansa)

Non c’è anima viva. Le vetrine sono completamente spoglie. Tutto è deserto, e la Milano d’agosto non c’entra. Resta solo l’insegna “Elysium“ nei locali di via Pergolesi, all’angolo con corso Buenos Aires, ex sede della gioielleria finita al centro dell’inchiesta della Guardia di Finanza che ora ha chiuso definitivamente. I guai sono iniziati lo scorso aprile: secondo le accuse, questa attività permetteva a calciatori "il pagamento dei debiti di gioco che venivano mascherati attraverso la simulata vendita" di orologi Rolex. In sostanza, finte vendite di beni di lusso mai consegnati a fronte dei quali, nella maggior parte dei casi, venivano emesse le relative fatture. Le indagini, coordinate dai pm Paolo Filippini e Roberta Amadeo su un presunto giro di scommesse clandestine anche su eventi sportivi e poker online, hanno fatto affiorare un mondo che ha coinvolto anche una dozzina di calciatori di serie A.

Ai domiciliari sono finiti in cinque, arrestati su ordinanza della gip Lidia Castellucci. Nello specifico, la giudice ha disposto la misura per i reati, a vario titolo, di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse e riciclaggio per i due presunti gestori del “sistema“, Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, per gli amministratori di Elysium Group, Antonio Scinocca e Antonino Parise, e per Andrea Piccini, ex socio. Dalle indagini è stato ricostruito tutto il flusso del fiume di denaro lì confluito, con bonifici per un totale di 1.533.753 euro a favore della boutique che in cassaforte nascondeva anche la carta di credito di Nicolò Fagioli; movimenti partiti dai conti di calciatori come il centrocampista della Fiorentina, che ha versato 693.614 euro, Sandro Tonali (57.499 euro), Alessandro Florenzi (155mila euro), Matteo Cancellieri (40mila euro), solo per citare i nomi di alcuni dei vip caduti in un "vorticoso crescendo" di giocate. "Ho un debito di circa 300mila euro – ha spiegato Tonali agli inquirenti –. Sono arrivato ad avere un debito di circa 500mila euro che ho pagato in parte con il modo descritto (il metodo Elysium, ndr) e in parte con vincite". Adesso, Elysium è “solo“ un ex negozio sfitto.

Red.Mi.