
Tra le grandi aziende del trasporto pubblico, Atm è quella che ha il peggior bilanciamento tra andamento dell’inflazione e andamento...
Milano – Tra le grandi aziende del trasporto pubblico, Atm è quella che ha il peggior bilanciamento tra andamento dell’inflazione e andamento dei salari o, meglio, andamento del costo del lavoro. Questo è quanto emerge dal rapporto realizzato da Basco&T Consulting, che ha preso in esame i 20 vettori principali del Paese e il decennio compreso tra il 2014 e la fine del 2023. In questo arco temporale l’inflazione cumulata è stata pari al 18,6%.
L’effetto dei carovita a Milano
Detta in maniera semplificata, l’inflazione cumulata è restituita dalla somma dell’inflazione registrata di anno in anno. Ci si attesta, poi, sulla mediana. E, soprattutto, si mettono insieme in unico dato realtà spesso molto diverse senza distinguerle e apprezzarle distintamente: un conto è il costo della vita a Milano, un conto è il costo della vita a Napoli. Fatta questa premessa, Atm, come detto, risulta in fondo alla top 20.
L’incrocio dei fattori
Il rapporto tra l’inflazione cumulata e il costo medio annuo lordo sostenuto dall’azienda per ogni lavoratore fa segnare, infatti, segno negativo: meno 1,2%. Per ogni lavoratore Atm spende in media 51.600 euro. Un riscontro che con ogni probabilità origina dalla combinazione di due fattori già denunciati da tempo: il mancato adeguamento dei salari e le dimissioni rassegnate in questi anni da un numero evidentemente significativo di lavoratori.
Autoguidovie migliore azienda lombarda
In testa alla classifica c’è la SaSa Spa, l’azienda del trasporto pubblico della provincia autonoma di Bolzano e dell’Alto Adige con un 18,5%, subito dietro ecco la Anm, l’azienda del trasporto pubblico di Napoli, quindi al terzo posto la Trieste Trasporti. Prima lombarda in classifica è Autoguidovie, che serve le province di Pavia e Cremona oltre all’hinterland milanese, e si piazza al quinto posto.