Il corpo di Luciano Avigliano è stato trovato a circa 70 metri dal punto d’impatto: i primi rilievi della polizia locale dicono che il settantatreenne è stato agganciato dalla moto e trascinato per decine di metri; non ha avuto scampo, era già morto quando sono arrivati i soccorsi. Il veicolo guidato da G.B., chef trentenne di un noto locale in zona Brera ricoverato in gravissime condizioni al Niguarda, ha fatto altri 30 metri prima di interrompere la corsa impazzita. Distanze che fanno pensare che il centauro stesse percorrendo a velocità molto sostenuta viale Testi in direzione centro e che sembrano allo stesso tempo avvalorare l’ipotesi che si è fatta largo in serata: che lui avesse il verde e il pedone il rosso all’incrocio semaforizzato, anche se su questo aspetto sono ancora in corso le indagini; un aiuto decisivo per l’inchiesta potrebbe arrivare dalle immagini registrate dalla telecamera interna di un autobus Atm, che potrebbe aver ripreso lo schianto in diretta.

L’ennesimo incidente mortale di un 2023 dai numeri drammatici per pedoni e ciclisti è avvenuto qualche minuto dopo le 17 di ieri all’angolo tra l’arteria che porta nell’hinterland nord e via Santa Monica: stando a quanto ricostruito finora, la motocicletta guidata dal trentenne, residente in Brianza, ha centrato il settantatreenne, che abitava in zona; l’anziano stava attraversando da destra verso sinistra sulle strisce, ma pare che in quel momento ci fosse il rosso per i pedoni. Il centauro non è riuscito a evitare l’impatto: la sua moto ha agganciato Avigliano e l’ha trascinato per una settantina di metri; poi ha proseguito per altri trenta, prima di schiantarsi sull’asfalto.
Per l’anziano non c’è stato nulla da fare. Il motociclista è stato intubato dai sanitari di Areu e trasportato in codice rosso al Niguarda: le sue condizioni sono ritenute estremamente preoccupanti per via dei gravi traumi riportati alla testa, nonostante avesse il casco integrale. I ghisa del Radiomobile hanno subito avviato gli accertamenti investigativi per chiarire la dinamica e capire chi dei due sia passato col rosso: sembra che in quel momento fosse la moto ad avere il verde, ma si tratta di una prima ipotesi che potrebbe essere confermata o smentita dall’occhio elettronico montato su un mezzo pubblico di passaggio in quei secondi.
Altro fronte d’indagine: la velocità della moto, in un punto peraltro lontano meno di un chilometro dall’autovelox di piazzale Istria, che multa i veicoli che superano i 50 chilometri orari. Luciano Avigliano viveva da solo a Milano: è toccato ai vigili il gravoso compito di comunicare la tragica notizia ai familiari residenti fuori città.